Un genio. La capacità di far ridere fino alle lacrime e ridendo sottolineare i drammi e le assurdità della vita. La capacità di farti camminare a braccetto con ognuno dei suoi personaggi, di riconoscerli in migliaia di situazioni ordinarie e quotidiane, di ripetere con le loro espressioni un’emozione esclamata che diventa subito fotografia di realtà che appartiene a tutti.
Il rapporto con il coltissimo e amatissimo padre, che lo avvicina al mondo dell’arte cinematografica, le imitazioni fatte sin da bambino con i compagni di classe, gli scherzi fatti agli amici divenuti poi anch’essi attori o registi famosi, l’amore per la comicità intesa come lettura dell’anima umana in tutte le sue più profonde incongruenze. L’amore per la ricerca dei perché di quelle incongruenze e per la psicoanalisi, anch’essa non priva di contraddizioni e schernita nei suoi film in esasperate caricature.
E poi, se solo si ascolta una sua intervista, quei toni pacati, quella semplice autenticità nello sguardo, quel fermo poggiare i piedi sui valori che non smette di affermare in ogni sua opera, dissacrandoli. L’ultima io l’ho vista di recente, alla trasmissione di Lilli Gruber. E tra qualche inevitabile sorriso che strappano anche solo le sue espressioni, il pensiero finale, uguale al primo : è un genio!
CARLO VERDONE è NATO IL 17 NOVEMBRE 1950, SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE