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+19 *** LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT *** JOEL DICKER (o della fine del diciottesimo libro nel 2014)

Creato il 29 maggio 2014 da Maria Chiara
770 pagine lette in una settimana.
c'è chi dirà non hai proprio niente da fare o si vede proprio che non hai figli o ancora ma hai qualcuno che ti fa le faccende di casa?

io dico solo che chi pensa queste cose probabilmente rosica per non poter leggere tanto quanto tanti, oltre a me, riescono a leggere con bei ritmi.
e no...ho un lavoro che quotidianamente mi porta a stare fuori di casa complessivamente circa 8 ore, non ho nessuno che mi faccia le faccende a casa (ma ho comunque una casa di 46 mq, quindi che si pulisce bene in una mattina) e sì, non ho figli, anche se presto ci metteremo in pari.
+19 *** LA VERITA' SUL CASO HARRY QUEBERT *** JOEL DICKER (o della fine del diciottesimo libro nel 2014)perché ho fatto questa premessa al vetriolo?
non lo so nemmeno io in verità, ma se devo scrivere qualcosa di poetico in merito, questa volta l'immagine le parole mi uscivano dalla tastiera spontaneamente, ci sta tutta.
ma veniamo a me e al motivo per cui sono qui oggi.
questo La verità su caso Harry Quebert, di cui non si ha traccia su aNobii.com (non capisco ancora come possa essere così), è una genialata di libro.
non so come l'autore possa aver immaginato un tale intreccio di storie, avvenimenti e conseguenze per questo giallo accattivante e da fiato sospeso, che si chiude a fatica la sera, sul comodino.
per una serie di coincidenze di turni settimanali, non me lo sono mai portato al lavoro, per leggerlo nel tragitto casa-lavoro-casa, e forse è stato un bene, dal momento che si porta dietro un peso pari a 792 grammi (l'ho pesato, ebbene sì).
lo consiglio, ma da leggere quando si ha tempo, o se c'è qualcuno che non ha proprio niente da fare, non ha figli o ha qualcuno che gli fa le faccende di casa.

ovviamente lo possono leggere anche quelli come me: i fantomatici, semplici, felici divoratori di libri!
tra oggi e domani passerò a Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, che resterà qui a Roma, senza tornare da dove è venuto (la famosa libreria delle zie di Genova) per gentile concessione delle sue originali proprietarie.
Love,
MC

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