Con il posticipo della Juventus, si chiude la 23^ giornata di Serie A. Ricca di goal e sorprese. Ecco i nostri top e flop, da 0 a 10.
Voto 0 al Lotitogate. Il presidente della Lazio e consigliere di Lega Lotito, in una conversazione registrata dal d.g. dell’Ischia, Pino Iodice, spara a zero sulla Serie A e sulla Lega Pro senza risparmiare nemmeno il Presidente Beretta. In una conferenza stampa di “chiarimento” parla di sistema che sta crollando ma non nasconde il rumore delle unghie sugli specchi. L’impressione è che la sua comicità rozza abbia sempre nascosto un fare furfantesco, che nemmeno l’ispettore Clouseau avrebbe immaginato. Per ora Don Claudio resta impunito, ma si sa che quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor.
Voto 1 all’unico goal napoletano realizzato da Gabbiadini, il terzo in tre giornate. Il Napoli esce sconfitto dalla trasferta siciliana dopo quattro vittorie consecutive in Serie A. Oggetto delle critiche di tifosi e stampa è il portiere Rafael, autore di una papera su un tiro da 40 metri di Lazaar.
Voto 2 alla verve della Roma. La squadra di Garcia stecca di nuovo all’Olimpico, centrando l’ottavo pareggio stagionale. L’allenatore francese lascia in panchina la “linea verde”, affidandosi agli ivoriani Gervinho e Doumbia, e perde di nuovo l’occasione di accorciare il divario con la Juve.
Voto 3 al pareggio del Milan. La squadra di Inzaghi si fa rimontare da uno straordinario Empoli ed ottiene il 5° punto del 2015 su 7 disponibili in Serie A. Con queste prestazioni, appare paradossale la scelta della società di continuare a parlare di Europa League come un obiettivo vicino e alla portata della squadra rossonera. Non ce ne voglia superPippo, ma pare proprio che il limite del Diavolo sia il giovane allenatore, all’ennesimo cambio di modulo in stagione.
Voto 4 alla Sampdoria. La squadra di Mihajlović esce sconfitta dalla trasferta di Verona scivolando al settimo posto in Serie A. Unica nota positiva in casa dei blucerchiati è il ritorno in campo ed al goal del colombiano Muriel.
Voto 5 alla presunzione della Juventus. I bianconeri, in una domenica storta, non riescono ad allungare sulle dirette inseguitrici, non andando oltre il pareggio in casa del Cesena. Gli emiliani giocano bene e mettono in difficoltà una Juve sottotono, riuscendo a trovare anche il vantaggio iniziale. Un plauso alla squadra di Di Carlo e una tirata di orecchie ad una inspiegabile Signora.
Voto 6 alla Lazio che torna alla vittoria. I biancocelesti si impongono sulla’Udinese grazie al cucchiaio di Candreva su rigore. L’esterno romano torna al goal dopo 4 mesi e riporta la Lazio ad un punto dalla Fiorentina.
Voto 7 alla Fiorentina. La Viola fa a meno di Gómez ed è sufficiente la doppietta di Babacar ed il goal all’esordio di Salah per conquistare 3 importanti punti contro il Sassuolo. Dopo il passo falso del Napoli, i toscani si portano a 4 punti dai partenopei, consolidando il quarto posto in solitaria.
Voto 8 alla manita del Genoa. Il Grifone rifila 5 reti ad un pessimo Hellas Verona, aggrappato ai goal di Toni, e si coccola un Niang rinato, autore dei suoi primi due goal in Serie A.
Voto 9 al Palermo. I rosanero festeggiano San Valentino offrendo 3 cannoli agli Azzurri del Napoli. Protagonisti indiscussi della serata sono ancora i due italo argentini Vázquez e Dybala. Un misto di tango e tarantella siciliana che colora la nostra Serie A.
Voto 10 alle parole del capitano del Parma. Alessandro Lucarelli risponde alle parole del giornalista Mangiante e approfitta per difendere il lavoro dei ducali: “Pur con i nostri limiti, non bisogna infangare il lavoro che questa squadra sta facendo“. Chapeau.
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