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25 aprile, ricordatevi della Repubblica Romana

Creato il 28 aprile 2012 da Dragor

RepubblicaRomana

 

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   Forse passate notti insonni perché vi chiedete: come mai il 25 aprile Dragor non ci ha inflitto il solito post  sulla Liberazione per dire che in Italia la gente si guarda in cagnesco e brucia le bandiere americane mentre in Francia tutti si divertono con balli e  rievocazioni in costume? La  risposta è semplicissima: nel mio quartiere di Kigali c’è un blackout al confronto del quale  il Grande Blackout di New York sembra un leggero abbassamento di tensione. Per scrivere devo cercare un computer in luoghi remoti e inospitali, perché tutti hanno la mia stessa idea e bisogna  sgomitare per trovare un computer disponibile.

   Cosi’ il post ve lo infliggo adesso e tanto per cambiare vorrei parlare di un’altra Liberazione : quella degli Stati Pontifici nel 1849. Negli Stati Pontifici comandavano i cristiani. E non soltanto comandavano ma avevano il potere assoluto, quindi la grande occasione per mostrare al mondo di che pasta sono fatti: oh, che bravi amministratori! Oh, che rispetto dei diritti umani! Oh, che fratellanza, che uguaglianza, che bontà, che libertà!  Invece la realtà era completamente diversa. I cristiani hanno approfittato del potere per costruire la dittatura più feroce della storia, una dittatura durata secoli, dove i diritti umani non si sapeva nemmeno che cosa fossero.  Una dittatura ancora più feroce di quella dell’Iran o di Gaza, segno che sono fatti della stessa pasta degli islamici: dagli il potere e gettano la maschera.  I condannati (molti per motivi ideologici) venivano imprigionati in condizioni disumane e sistematicamente torturati prima di venire  ammazzati da Mastro Titta, al secolo Giovanni Battista Bugatti, che sarebbe diventato il recordman di tutti boia. Per ordine del papa, li giustiziava 3 volte: prima li impiccava, poi li decapitava, poi li squartava. Lord Byron, Charles Dickens e Victor Hugo hanno scritto su questi orrori pagine indimenticabili che dovrebbero essere lette nelle scuole italiane per insegnare ai bambini a che cosa porta la religione quando ha il potere. Perché negli Stati della Chiesa si giudicava, si discriminava, si imprigionava, si torturava e si uccideva esattamente come insegnano i testi sacri dei cristiani, con il loro seguito di giudizi, condanne e torture eterne.

   Ma nel 1849 i laici hanno abbattuto la dittatura  e proclamato la Repubblica Romana. Naturalmente c’è voluto un Nizzardo, « il marinaro biondo che dal Gianicolo spronava contro l’oltraggio gallico” come lo descrive il poeta italiano Carducci,  perché  quel cretino di Napoleone III sosteneva le forze reazionarie, scordando che quelle rivoluzionarie s’ispiravano  agli ideali della Rivoluzione Francese. Da un giorno all’altro l’inferno è diventato un paradiso: fine dell’odio, fine delle discriminazioni, fine dei privilegi, proclamata l’uguaglianza sociale, la fratellanza universale, la libertà di pensiero, la libertà  di espressione,  la libertà di ricerca, la libertà di divorziare, la libertà  di abortire, la libertà di vaccinare (il papa si opponeva alla vaccinazione perché contrastava i disegni di Dio),  chinino gratis ai poveri, fine della persecuzione degli ebrei, elezioni libere e diritto di voto, istruzione per tutti, il papa  e i suoi complici ridotti al rango di semplici cittadini in attesa di essere processati per i loro crimini.

   Il sogno non durato a lungo, perché  le forze reazionarie hanno presto ripreso il sopravvento e restaurato l’ancien régime. I patrioti sono stati impiccati, meno il Nizzardo che si è salvato per miracolo.  Ma  gli orrori dello Stato Pontificio e la breve, luminosa stagione della Repubblica Romana ci hanno insegnato che  c’è una buona ragione per tenere i cattolici lontano dal potere e dalla vita politica. Certo, oggi fingono di accettare I valori repubblicani, ma lo fanno obtorto collo, solamente perché non hanno più il potere temporale. Dietro la  facciata c’è la stessa intolleranza, lo stesso furore teocratico che aspetta solamente di esplodere. I sintomi ci sono tutti. Cosi’ ricordatevi della Repubblica Romana. Oggi e sempre, Resistenza contro tutti i fascismi, specialmente quando si travestono da religione.

   Dragor

 


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