Magazine Diario personale

255° giorno – Are you Jimmy Ray?

Da Ayertosco

Ieri sera “prendiamoci una pizza va” dico a Sorella “…e poi X-Files” a conclusione di una giornata passata in casa a dare tregua a fisico e mente almeno per un giorno.

“Ok…” risponde “guido io” dice poi e quindi guida lei che cosi manco si cambia, che è pigra mentre io invece, ad andare in giro da barbone non mi faccio poi troppi problemi. Abbiamo chiamato un’altra pizzeria…il nostro amico albanese non risponde e per quanto lo reputiamo un tradimento sommario…mai cambiare pizzaiolo di fiducia…ci sta che siano in vacanza pure loro.

La pizzeria ‘nuova’ sta appena dopo il centro del paese ed è un buco, dentro ha tipo i mobili vecchi di mia nonna…di quelli da cucina anni ’70 anche se mi sa che gli mancano le gambe dietro visto che il ripiano invece che dritto sta a 45° gradi. Il pizzaiolo, che si chiama Jimmy, è in netta confusione…che poi io mi chiedo perché ‘Jimmy’ visto che mi pare più un tipo da Amin Abdullah Tash…fatto sta che la nana bionda lo chiama Jimmy e il ragazzo delle consegne dal sorriso strafottente lo chiama Jimmy e poi entra un altro tizio con due borse rosse in mano e che si toglie la giacca buttandola su uno sgabello e lo chiama Jimmy.

“Quella è sua moglie vero?” mi chiede il nuovo entrato

Fuori, in una Focus nuovo modello…gigante senza motivazioni plausibili, una tizia che avrà 65 anni.

“Ma Diodidio…ma che cazzo sono…il toyboy della babbiona di turno? O forse ti pare che abbia 70 anni? Cazzo…me ne hanno dati 24 l’altro giorno…non mi dovete far venire l’ansia su questo che mi partono le crisi ed ogni superfice lucida è una buona scusa per contare le rughe in faccia” penso, però poi gli dico solo “No” mentre Jimmy colpisce con la pala la nana bionda per sbaglio e tutti ridono tranne me che sono qua dentro da venti minuti e Jimmy continua a chiedere gli ingredienti per le pizze e a sbagliare commesse e intanto entra altra gente e Jimmy parte con le bestemmie in arabo mentre la nana si lamenta per la carta degli scontrini che è finita e il tizio delle consegne sta tra le palle davanti ad una cartina in cerca di Via Malnati e Jimmy mi dice “Toscano…quattro stagioni giusto?”

“Ma anche no Jimmy” c’è un fogliettino li con il mio ordine, lo vedo e c’è scritto ‘PATATINE -SALAME PICCANTE PAT. – MEZZA MARGHERITA MEZZA FUNGHI’ quindi no Jimmy, no…non la voglio la tua quattro stagioni e vedi pure di muoverti che siamo a venticinqueminutidiattesainpiedichemancoinpostadisabato, che nemmeno voglio sedermi su questa panchina rivestita di rosso tutta macchiata…barbone si ma con dei limiti eccheccazzo.

Ormai qua la fila esce dalla porta…in pole position il ragazzo delle consegne, io secondo a soli sei decimi di secondo che sbuffo e scalpito, in terza posizione un tizio in tuta alto tre metri con giacca in pelle gialla e pelo sul colletto, quarta la vecchia nella Focus che inquina l’atmosfera lasciando accesa quella stufa a petrolio…la situazione è tesa quando ecco il verde…le pizze escono dal forno, io mi faccio largo ed ora affianco il ragazzo mentre Jimmy butta le pizze roventi dentro il cartone con la scritta EURO PIZZA in blu…do un’occhiata dentro…analizzo ingredienti e numero ed è incredibile, sono le mie, dopo ‘solo’ trenta minuti, prendo e mi precipito fuori, passando in vantaggio, salutando tutti, lasciando le porte aperte.

Entro nel Lupo con Sorella che altri due minuti e si sarebbe schiantata sul clacson per il sonno, stringo le pizze come un trofeo, il mio tttesssssorooo e le intimo di sgommare che non ne posso più di quell’angolo di mondo.

Alla rotonda mi fa

“Quanto hai pagato?”

Ecco…il mio solito me che si dimentica di fare qualcosa.

 http://www.youtube.com/watch?v=JqnO40AGRSc



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