Ho quella roba li’ che ho messo nel titolo.
In italiano si chiama Erisipela, ed e’ un’infezione cutanea causata da uno merdoso (e’ il caso di dire) streptococco beta-emolitico di gruppo A.
E dopo aver sciorinato tutto cio’ che so di questa schifezza, vi racconto il pellegrinaggio in Ospedale, per la precisione il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
Siccome la merdaccia si e’ manifestata a Pasqua, sono andato ieri al Pronto Soccorso. Manco a dirlo, faccio l’accettazione, aspetto (non moltissimo a dire il vero) in mezzo a una pletora di magrebini e est-europei, con qualche accenno di pakistano. Ormai e’ cosi’: noi paghiamo le tasse e loro affollano i nostri ospedali in modo osceno. Noi paghiamo le tasse e noi facciamo le file anche (ma non solo) perche’ ce ne sono una quantita’ imbarazzante di questi qua.
Vabe’.
Mi mandano in ortopedia… nonostante io dica alla tizia dell’accettazione (si chiama cosi’ perche’ viene subito voglia di ammazzarla con l’accetta) che ho una cazzo d’infezione (Google docet).
“Eh ma sa… oggi e’ festa, in dermatologia non c’e’ nessuno, almeno la vede l’ortopedico”.
E’ giusto, per carita’, d’altronde questo e’ solo un Pronto Soccorso…
Vado dall’ortopedico con la migliore faccia da gnorri di cui la natura mi abbia dotato, lui guarda, e in 7 decimi di secondo dice: “ahhhh… ma questa e’ una ερυσίπελας! Perche’ l’hanno mandata qui, che posso fare io?”.
Mentre m’interrogo sul modo piu’ efficace di mandarlo affanculo, mi salva l’infermiera vecchia e esperta:
“eh dottore… oggi in dermatologia non c’e’ nessuno…”.
E lui: “si ma io come mi regolo?”. Brividi di terrore mi percorrono la spina dorsale… sono nelle mani di un inetto.
Mi salva ancora la vecchia: “richieda la consulenza del dermatologo cosi’ lui domani va direttamente da lui senza passare dal Pronto Soccorso e gli dia intanto l’antibiotico!”.
E lui: “e quale antibiotico? E se poi non e’ ερυσίπελας??”.
“Dottore, e’ ερυσίπελας! Mi son messa gli occhiali apposta! Gli dia il %#%@#$$& due volte al giorno!”.
Vado via col referto, e mi presento stamattina alle 8:08 in Dermatologia.
NOTA: il parcheggio dell’ospedale si trova ad alcuni parsec di distanza, per questo viaggio con quegli 8 minuti di ritardo, che in un luogo come un pubblico ospedale che non assegna slot a nessuno ma segue la regola di chi prima arriva incula gli altri possono essere fatali.
E infatti…
Arrivo e la fottutissima infermiera, simpatica non tanto come un tappo da bibita nelle mutande ma come un calcio nel culo con i ramponi (!), prende i fogli in ordine sparso. Finalmente prende anche il mio, dopo circa un’ora di attesa. Mi manda a pagare il ticket, dove trovo il bradipo del Sant’Orsola, un esemplare tutt’altro che raro e tutt’altro che in via di estinzione, che per servire tre persone prima di me e poi il sottoscritto ci mezz’ora!
Insomma, dopo 90 minuti e passa, ho pagato il ticket!
Torno giu’ e trovo l’arpia che mi aspetta impaziente, come se fossi andato a farmi un cicchetto al bar per i cazzi miei:
“HA FATTO?!?!?!?!?”.
E la minchia… ecco qua. Mi strappa i fogli di mano, mentre manda affanculo una magrebina ustionata che ha la figlia piccola pure ustionata e non sa come cazzo portarla in dermatologia. Ma tanto non e’ un problema suo…e lo dice pure ad alta voce per assicurarsi che tutti gli astanti afferrino il concetto: “Eh mica possiamo risolvere tutti i problemi qua!”.
Tutti magari no, ma forse quelli che ti competono varrebbe la pena farci un pensierino ogni tanto.
Insomma, alle 11:00 piu’ o meno entro, e la dottoressina neo-laureata gia’ mi vuole far togliere i pantaloni. E che cazzo, senza nemmeno invitarmi a prendere un caffe???
Dottoressa, guardi che la zona malata e’ sullo stinco, basta che mi tiri su una gamba dei pantaloni e tiri giu’ il calzino!.
“Eh, ma sa, noi guardiamo la pelle…”.
Si, la pelle.
Esco quasi a mezzogiorno, con la diagnosi dell’ortopedico (o meglio della vecchia) confermata, devo continuare a prendere l’antibiotico prescritto (sempre dalla vecchia) e stare a riposo per 5 gg. Se consideriamo che di questi 5 gg, oggi ero in ferie, venerdi di nuovo in ferie e poi c’e’ sabato e domenica, ho avuto il solito culo.
Chiudo con una chicca. Nella sala d’attesa c’erano alcuni monitor di quelli che lavorano su circuiti interni e che dovrebbero riportare messaggi di servizio piuttosto che altre informazioni tipo meteo e roba simile.
Ecco una foto, ingrandite (cliccandoci su) e guardate la data in alto a destra. Notate nulla?