Il 27º turno di Serie A si è concluso con una svolta fondamentale: la Roma è fuori dalla corsa Scudetto, il Napoli ha ceduto il terzo posto alla Lazio, la Samp è tornata a lottare per la Champions. Sarà un finale di stagione bollente. Ecco il nostro immancabile pagellone.
Voto 1 al Parma, fanalino di coda della Serie A. Il 4-1 contro il Sassuolo aumenta il divario ormai irrecuperabile tra Cagliari e Cesena. La retrocessione è certa.
Voto 2 al Napoli, costretto da una doppietta di Toni ad abbandonare momentaneamente il terzo posto. Gli Azzurri pagano i troppi punti concessi per strada. Voto 2 anche al Genoa, ormai lontano dai sogni europei, sconfitto platealmente da un buon Chievo. Voto 2 anche a Ventura, che, accecato dalla bramosia del sogno europeo, opta per un turn-over che si rivela disastroso: la Lazio è la squadra più in forma del momento e si vede. Senza titolari la difesa è inadeguata. Sconfitta inevitabile.
Voto 3 alla Roma, ufficialmente in crisi. La prima sconfitta in casa in Serie A dopo 10 mesi inflitta dai blucerchiati la trascina a -14 dalla Juventus e costringe Garcia e compagni ad abbandonare definitivamente il sogno Scudetto. Ma non basta: la Lazio è solo a -1. Serve una scossa per evitare il flop.
Voto 4 al Milan, umiliato e beffato. A Inzaghi non bastano 80′ di buona prestazione né il vantaggio iniziale conquistato grazie a Destro. In 10′, i viola rimontano con due incornate di testa (portando a 9 il numero di goal di testa incassati in questa stagione: un caso?) condannando forse SuperPippo ad un esonero ormai sempre più probabile.
Voto 5 all’Inter, che spreca l’opportunità per restare avvinghiata alla corsa all’Europa. L’1-1 contro il Cesena brucia: tante occasioni non sfruttate, un palo e un’amnesia a centrocampo sull’unica azione pericolosa dei bianconeri allontanano i nerazzurri da ogni possibile traguardo. Persino Mancini sembra gettare la spugna. L’entusiasmo è svanito. Possibile l’addio a giugno?
Voto 6 a Cagliari, Empoli, Atalanta e Udinese. Zeman non trova la vittoria all’esordio ma domina l’Empoli, squadra molto più in forma, e subisce il pareggio soltanto all’ultimo minuto. Sarri conquista un buon punto dopo un match sofferto, e vede la salvezza in Serie A a portata di mano. L’Atalanta mantiene invariato il distacco da Cagliari e Cesena, conquistando il pareggio contro l’Udinese di Strama.
Voto 7 a Di Carlo, capace di portare a casa un punto fondamentale in chiave salvezza, strappandolo a San Siro grazie a una difesa attenta e allo splendido pallonetto di Defrel.
Voto 8 a Morata, che con un goal fenomenale a Palermo sblocca il match e regala ai compagni una vittoria che può valere il quarto Scudetto di fila in Serie A. Il +14 non dà ancora certezze, ma i bianconeri hanno la strada spianata.
Voto 9 a Sinisa Mihajlović, forse il migliore allenatore di questa stagione. Non è bastato l’addio di Gabbiadini a metterlo in crisi, a gennaio Ferrero gli ha smontato la squadra con scelte talvolta azzardate, ma la sua Samp continua a volare. Per il serbo quella dell’Olimpico è la terza vittoria consecutiva, e il Napoli è solo a -1.
Voto 10 a Toni, Sansone, Anderson, Paloschi, gli eroi delle doppiette. L’ex Bayern stende il Napoli praticamente da solo, si porta a -2 dai capocannonieri (Tévez e Icardi) e diventa il secondo marcatore più prolifico di tutta la storia dell’Hellas. Non male per un ultratrentenne. Il brasiliano continua a stupire, sfruttando le amnesie difensive di un Toro massacrato dal turn over, e porta la Lazio a -1 dagli odiati cugini. Notevoli le doppiette di Sansone e Paloschi in ottica permanenza in Serie A: il primo piega il Parma, annullando il pareggio iniziale, il secondo umilia il Genoa e allontana la zona calda della classifica.
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