Magazine Diario personale

273° giorno – Forza Microchippy

Da Ayertosco

L’anima di un uomo che vola in cielo…la dipingevano con un cardellino i pagani, un cardellino come il mio Chippy. Non sta bene…e sono preoccupato. So che è un uccellino minuscolo ma mi ci sono affezionato al punto che spesso penso sia il mio alter-ego pennuto…a volte penso che siamo entrambi in gabbia e con tanto da dare ma che viene fuori solo ogni tanto, come quando vorrei che cantasse più spesso. Forse è raffreddore o altro…si gonfia ogni tanto e non è mai buon segno, deve aver preso freddo, basta uno spiffero in un giorno di vento. Abbiamo sistemato la gabbietta sotto il sole, tenuto al caldo, recuperato erbe specifiche da fargli mangiare e c’è l’uovo che lo aspetta domani prima di passare alle medicine, anche se adesso che sta al buio con il panno sopra le sbarre ho paura di non ritrovarlo saltellante domani, come ogni giorno…ho paura che muoia…che quando ti abitui a una cosa non pensi a come possa cambiare e distruggersi in un istante. La giornata è stato il classico raid sui forum tra esperti che dicono la loro, tra medicine da nomi strani e veterinari in erba. Parlano di controlli sul petto, feci, piume, macchie da trovare, gente che punta subito sl tragico, altri saccenti che accusano altri di ignorare la fragilità di questi animali e io mi ritrovo nella mia eterna condizione di non potere…anzi…di non sapere come occuparmi di qualcuno che non sia me stesso e non so cosa fare se non sperare in Madre Natura facendo il tifo per lui.

Solo adesso forse, ripensando alla mia gabbia e a Chippy malato, riesco a capire le parole di un amico…so che non c’entra nulla ma i pensieri scorrono da soli…comunque, mi diceva che io ho paura di una relazione seria…ecco perché non riesco a fare sul serio…è solo paura…dico di volere qualcosa di stabile e duraturo ma in realtà è una menzogna e io quasi risentito rispondevo che no…che diceva cazzate e che è il mondo e le donne e la società e l’universo che ce l’hanno tutti con me…ed invece no…è davvero paura di non sapermi occupare di qualcuno, rimanendo fermo immobile aspettando che succeda qualcosa, che qualcuno sistemi i pezzi al posto mio.


Tagged: blog, cardellino, diario, malattia, medicine, microchippy, morte, natura, vita

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