Taverna del Grillo Alegre, febbraio 1667 La bambina era risalita dalla cantina. Aveva appena spillato la birra che ora versava nel bicchiere di John Malloy. Questi era un uomo forte, che per divertirla, spesso fingeva di essere un mostro marino. Quasi ogni sabato, la gente fissava quel matto correre lungo il molo come un invasato, portandosi la bambina con le treccine sulle spalle. Sua moglie era una donna magra come un’acciuga che, figlia di una serva morta di consunzione, era stata svezzata dalle baldracche al bordello della Porter. Era diventata la signora Bride a Natale e Blanca aveva assistito orgogliosa al matrimonio. Di quel giorno ricordava soprattutto il fatto che Malloy si era rasato la barba, e che nessuno l’aveva riconosciuto quando si era presentato in chiesa. Sean Mackenzie, nel suo vestito migliore, aveva fatto da testimone all’amico, mentre Gabriela la Fattucchiera aveva prestato il suo velo di pizzo spagnolo alla giovane sposa, che ormai era in procinto di partorire. Quel giorno, John Malloy si stava facendo un bicchiere prima di correre a casa, dove la levatrice attendeva di terminare il suo lavoro. Mentre gli versava da bere, Blanquita ascoltava le chiacchiere di Charlie e Gideon Deveraux, che si stavano organizzando per andare a caccia di granchi. Lei era costretta a rimanere al Grillo, intanto che papà era occupato con Joshua Trenton nel vicolo: stavano scaricando botti dal carro e se le faccende andavano per le lunghe, lei non sarebbe riuscita ad andare a giocare, soprattutto perché zia Dolores si trovava al piano di sopra, assieme a zio Seamus e il dottore, giunto quel mattino da Puerto Plata. L’aveva mandato zia Consuelo, perché l’abuela Blanca stava male e non si alzava dal letto da settimane. Circolava inoltre la notizia che il capitano Dauvillier stava per sbarcare e presto al Grillo Alegre ci sarebbe stato trambusto. Dalla scala interna si udì il passo pesante dello zio e Blanca sperò che occupasse il suo posto dietro il banco. Spinse in là la birra appena versata e alzò lo sguardo sul parente che, arruffando i capelli già spettinati, la guardò con occhi larghi e comprensivi. Lei gli si rivolse speranzosa: -Todo bien?- Quello abbassò gli occhi, avvicinandosi ancora, mentre John Malloy si ergeva posando il bicchiere e facendosi serio: -Piccola, non ho buone notizie... La nonna era malata, lo sai.- La bambina appoggiò lo straccio che portava sulla spalla, istintivamente si sentì ghiacciata. Non udiva la voce dello zio, che le comunicava della morte dell’abuela, eppure capiva lo stesso. La nonna Blanca era l’unica persona che per lei contasse davvero, e non c’era più. In silenzio scese dal banco, le parve di scorgere la mano di Malloy che si protendeva verso di lei, ma fu svelta a scivolargli al fianco e correre oltre la porta del cortile. Il papà era sul carro e passava a Joshua Trenton i barilotti pieni, portava un cappellaccio di paglia per proteggersi dal sole, un cappello che era stato di nonno Pat. La bambina si fermò accanto al carro, suo padre scese giù con un salto e poi alzò lo sguardo verso la finestra. Aprendo le imposte della stanza al primo piano, zia Dolores aveva gridato con angoscia: -Sean!-, rivolgendosi al fratello. Prima che lui si allontanasse, Blanca gli aveva posato le mani sugli avambracci sudati e caldi: -La nonna è morta, pa'. -, gli spiegò con lo sguardo fermo, nonostante avesse solo otto anni. Lui si era tutto riscosso, come se colpo di vento l’avesse fatto rabbrividire, aveva fissato la figlia come incredulo e Blanca, con gli occhi colmi di lacrime aveva ondeggiato, aggrappandosi a lui più saldamente. Per un istante erano rimasti soli, lui e lei. Con un grido straziante, il papà si era poi voltato verso il vicolo, portando la mano alla cintura, dove teneva la squarcina, il coltellaccio con il quale sgozzava i maiali. Josh e Malloy cercarono di trattenerlo, ma Blanca conosceva le sue intenzioni e non l’avrebbero mai distolto dal metterle in atto. Voleva farla pagare al gesuita, che era stato la causa della malattia della nonna. Blanca indietreggiò fino al muro di cinta, si aggrappò alla corteccia del limone, ci conficcò dentro le unghie, mentre suo padre gridando improperi in spagnolo e gaelico, si liberava con una scrollata degli amici e si precipitava verso la chiesa. 27 aprile 2011 foto dal web
Pubblicato da blanca.mackenzie | Commenti (3) Tag: blanquita 1658 - 1672Magazine Libri
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