Isla de La Tortuga, Hispaniola, maggio 1667 La tenda tesa fuori dalla taverna del Grillo Alegre sbatteva come una vela, nel pomeriggio domenicale, il locale era vuoto e il porto era stranamente silenzioso. La stagione delle piogge era al suo massimo e le strade ormai un ammasso di melma e fogliame. Nessuno si arrischiava in giro, quando il cielo si faceva così nero. Combattendo controvento, Blanca spingeva l'uscio di legno, per chiuderlo ed evitare che l'acqua allagasse il pavimento. I piedi nudi affondavano nel fango e la bambina non riusciva a far forza, scivolando nel viscidume, mentre la pioggia iniziava a cadere a goccioloni, infilandosi nel suo colletto e facendola rabbrividire. -Serve aiuto?-, domandò una voce roca alle sue spalle. Diffidente come il solito, lei si volse di scatto, per controllare chi le rivolgesse parola. Un uomo alto, intabarrato in un mantello, stava a pochi passi da lei. Sotto la falda del cappellaccio splendevano degli occhi azzurri e glaciali, il viso magro era segnato da lividi e tagli e, quando si mosse, lei notò che trascinava la gamba. Incuriosita, lo lasciò fare e quello la spinse dentro, sprangando la porta. Mettendosi in disparte, Blanca si lisciò le treccine e il vestitino, mentre l'avventore levava mantello e tricorno, svelando la figura magra. Il padre della bambina, Sean Mackenzie, avanzò asciugando le mani in uno straccio lurido: -Che il diavolo ti porti, Mathias Wilton! Chi ti ha conciato a quel modo?- Blanca sussultò, quello che le stava dinnanzi era il Tagliagole, il famigerato assassino, quello che faceva affari con i peggiori contrabbandieri di Hispaniola ed era l'ossessione di tutti i mercanti, ai quali estorceva denaro per conto di Barrancas! Bestemmiando a mezza voce, l'uomo si accasciò sulla panca, spiegando a suo padre che era braccato e aveva assoluto bisogno di un rifugio: -Sono un uomo morto, Mackenzie, fallo in nome della nostra vecchia amicizia. -, disse massaggiando la gamba malandata. Il taverniere non provò neanche a protestare, la bambina sapeva che sarebbe stato inutile, e gli offrì una sistemazione nella cantina della taverna. Mathias annuì e frugò nella tasca, cavandone del tabacco e una vecchia pipa. Mackenzie gli portò da bere e mentre quello si rifocillava, Blanca guardò ammirata gli stivali del Tagliagole, ornati da magnifiche fibbie d'argento. Quando alzò la testa, gli occhi azzurri la fissavano, penetranti e seri: -Tu chi sei?- -Blanquita.- -Hai paura di me?-, le domandò con tono rude, restando serio. -No, signore.-, fu la risposta compita. -Però sai chi sono, vero?- -Sì, signore.- -Ecco, adesso dimenticalo immediatamente. Intesi?- La bimbetta annuì e l'uomo finalmente sorrise: -Bene, allora potremo essere amici!-.
Pubblicato da blanca.mackenzie | Commenti Tag: antefatti, tortuga