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30 anni di Radio Deejay

Creato il 01 febbraio 2012 da Lazitellaacida

Credo che ormai abbiate notato la mia reticenza a parlare di celebrities nostrane: non è disinteresse o snobismo, solamente non voglio rischiare citazioni da avvocati.
Recentemente ho fatto un'eccezione parlando del Firenze 4Ever Luisa ViaRoma e mi sono stupita della celebrità raccolta successivamente. Non voglio recensire l'evento di Radio Deejay per cercare altre lettrici, ma perché a Radio Deejay, volenti o nolenti, siamo tutti legati.
Nessuno parla mai di che radio ascolta o di che radio preferisce. La radio è una cosa quasi intima, si ascolta nell'abitacolo della macchina o nella stereo del bagno. Quando esci con le amiche non parli della radio che ascolti. Nessuno esordisce dicendo 'oh ma hai sentito Albertino oggi?'.
E poi, come dal nulla, salta fuori che siamo tutte su Radio Deejay. Da 30 anni. Bhè io di anni ne ho 28, ma ascolto Radio Deejay da quando ne ho memoria.
Gli spot della festa ad Assago sono andati in onda per mesi. Intimamente pensavo che anche se avessi lanciato l'invito ad una delle mie amiche nessuna avrebbe avuto voglia di sbattersi per andare fino ad Assago per chi? Radio Deejay. Figurarsi.
Così ho pensato che alla fine Linus e soci fossero una cosa mia. Mia di quando la mattina, da decenni ormai, accendo la radio mentre mi preparo. Fino a due anni fa c'era Platinette che mi faceva la rassegna stampa e mi raccontava tutto quello che era successo dalla sera prima alle 8 di quella mattina. Adesso c'è il Trio Medusa e la rassegna stampa non me la fanno più, ma fanno i cazzoni come al solito: c'è il mercoledì della scienza, Danilo da Fiumicino, Ciccio Coniglio, Francesco Lancia e l'Informazione Plausibile. Ed Enrico il Bagnino. Le uniche previsioni meteo inutili, perché se non ci sono le figurine sulle regioni non ci capisco niente.
Poi stamattina ho aperto la mia rassegna di blog e ho visto che Radio Deejay è qualcosa di tanti. E ho pensato allora che non mi commuovo solo io a pensare che sono passati 30 anni. Noi c'eravamo alla Deejay Compilation One Nation One Station The Compilation. Noi, c'eravamo.
Ma ad Assago no, e magnamosene le mani, perché loro c'erano tutti. Perfino Amadeus e Gerry Scotti. E Linus e Albertino, due facce della stessa medaglia. E tutti, rigorosamente, vestiti bene.

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile
Il primo, naturalmente, non può che essere lui, il Linus di tutti.
Dicono che sia uno stronzo. Che sia antipatico, che sia cagacazzi, che sia insopportabile.
Io non riesco a crederci. O lui finge benissimo o noi siamo tutti coglioni.
D'altra parte è lì, su Deejay Tv, ogni sera. Se fosse cagacazzi lo si vedrebbe. Non da lui intendo, ma dalle facce di quelli che lavorano con lui. Vi sfido ad entrare nel mio ufficio, delle volte la tensione è così alta che i capelli mi diventano elettrici.
E dicono anche che non sopporti Savino. Ora dico io, ma se non lo sopportasse se lo terrebbe lì a fare da spalla ogni santo giorno da tutta una vita?
Che dire, in queste immagini è il perfetto padrone di casa. E' elegante, bello (sì, Linus è bello ma non riesco ad immaginarmelo come oggetto sessuale: secondo me a forza di correre, saltare e fare giravolte è diventato talmente magro che si spacca) e perfettamente a suo agio. E' impeccabile, dai capelli alle scarpe (lucide, impensabili che ci siano ancora uomini che si ricordano di lucidarle). Voto: 9
Nicola Savino: lui è uno che spacca. Nel senso che o ti piace o non ti piace. Personalmente comincio a non tollerarlo più, preferivo quando faceva esclusivamente la radio. Ha appena finito Colorado che già è di nuovo su Rai 2 con l'immortale Isola dei Famosi. La dimensione della radio è quella che gli si confà meglio, non per niente si finisce sempre a chiedergli l'imitazione di Galeazzi.
Appunto, facendo così tanta tv, non è raro vederlo vestito bene: essendo però una delle teste di serie della radio avrei preferito almeno una cravatta. E la camicia, ti prego, non abbottonata fino al collo che sembri gay. Voto: 6.5

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile
Ed ecco una delle coppie meglio riuscite dell'intero cast: Diego e La Pina.
Diego, non so se abbia fatto un patto con Satana in persona, in queste foto dimostra 16 anni. Sembra il fratello minore di Justin Bieber. O come correttore usa direttamente Photoshop o ha passato le vacanze di Natale in Brasile facendosi farcire di filler. Ha seguito il dress code alla lettera, si è vestito bene, e ha indossato la giacca corta. Tendenzialmente non mi fa impazzire, sarà che sono alta quasi 1.80, ma su di lui non stona. Amo tantissimo i gemelli e i due anelli che vestono ma non lo fanno sembrare Karl Lagerfeld. Voto: 7
La Pina: MINCHIA PINA, VAI A DARE LEZIONE DI TUBINO DI PELLE ALLA JOLIE.
Un tubino di pelle con le contropalle, senza alcun dubbio. La Pina è La Pina, io me la ricordo quando ancora non era così filiforme. Stupenda. Non puoi avere La Pina senza avere i suoi tatuaggi: possono piacere o non piacere, ma è come la corsa per Linus, non si discutono. Unica cosa che avrei tolto: la collana. Infine la pochette: una clutch rigida fluo avrebbe fatto la sua porca figura. Voto: 8 

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile
Questi due, ascoltati insieme, sono fenomenali. Ormai ho perso traccia della loro presenza sul palinsesto, non so più dove sono, quando lo fanno, se lo fanno e sopratutto se lavorano ancora insieme. Però erano fantastici.
Federico è il moroso di tutte. Tutte lo amano. Io me lo ricordo a Operazione Trionfo e sono a posto così.
Qualche estate fa, a degli eventi in un bar terrazza di Milano, l'ho incontrato e non è molto alto. Bhè sì è figo, quindi chisseneincula no?
Grazie alla spontanea posa immortalata possiamo apprezzare la pinces dei pantaloni e notare anche la grave mancanza di una cintura. Si consiglia anche una bella ripassatina di barba e capelli dal barbiere. Voto: 6
Marisa Passera: una che di cognome fa Passera dev'essere tutta la vita che gioca con l'umorismo e le riesce senz'altro bene. Di lei ricordo di averla incontrata sempre ad un aperitivo in terrazza, qualche estate fa. Anche lei, come migliaia di milanesi, era stata presa di mira dalle zanzare e si contorceva per il prurito poco distante da un faro posto a rasoterra che, controluce, regalava a noi astanti una perfetta e chiara visione della sua biancheria. Forse se ne era accorta, forse no, io per la naturalezza di quel gesto la amo.
Elegantissima, spero che la causa di quel capello peloso sia l'umidità di ieri sera. Anche lei in magistrale tubino di pelle, avrei evitato i collant fuxia. Fanno troppo adolescente. Voto: 7

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

Roberto Ferrari e Dj Angelo sono due colonne portanti di Radio Deejay.
Ferrari è l'uomo più perculato della storia. Da anni li ascolto e da anni non fanno altro che perculare Roberto Ferrari.
Ai tempi delle superiori facevano scherzi telefonici giusto giusto nel momento in cui uscivo da scuola. Mi sono sempre chiesta come facesse la gente a non riconoscerli. L'ultima volta che li ho sentiti era durante le vacanze di Natale, stavano chiamando una signora e le dicevano di appoggiare la cornetta e aspettare il loro segnale per controllare le onde elettromagnetiche che aveva in casa. Ovviamente, c'era cascata.
Roberto Ferrari: io capisco che la gente ti perculi, però cuore non ce l'hai una moglie che ti stiri le giacche? Un cinesino sotto casa? Per il resto, accetto anche le pailettes e il jeans nero slavato. Ma la giacca, porca la miseria, andava stirata. Voto: 6
Dj Angelo: ve la ricordate l'imitazione di Costantino a Quelli che il calcio? Era lui. E' elegantissimo, la giacca lucida, perfetta (impara Ferrari, impara), senza cravatta per non sembrare strozzato, mi rimane un solo grande e unico Perché: la barba decolorata? Siriously? Voto: 7

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

Federica Panicucci e Fargetta.
Partiamo dal presupposto che io Fargetta me lo confondo da trent'anni con Molella.
Da sempre, ci sono sti due dj con nomi strani a Radio Deejay. Molella Fargetta Fargetta Molella. Che ne so chi è chi?
Quello che so io e che sappiamo tutte è che uno dei due ha sposato la Panicucci. E tutte, ancora, ci chiediamo perché.
Massì, lo sappiamo il perché. Tutte l'abbiamo amata in passato. Tutte ce la ricordiamo al Festivalbar, con quei capelli biondo cenere che le arrivavano al sedere. La Panicucci è sempre stata una figa, fino a quando non è diventata l'Altra Faccia di Barbara d'Urso. E' la paladina delle casalinghe, delle nonne e dei fan del Grande Fratello. E' diventata nazionalpopolare e ne sta pagando le conseguenze perché le cattiverie su di lei ormai in rete si sprecano: i filtri delle luci che le sparano in faccia facendola sembrare un'apparizione mariana, le ciglia finte, i tubini colorati, la zazzera cotonata. Noi, ragazze degli anni '80 che tanto ti abbiamo amato Federica, non ti amiamo più. Eri il nostro idolo, hai sposato un dj: cosa c'è di più figo di sposare un dj (e librare in volo decine di farfalle)? Ma adesso sei...sei..sei.. una creatura di Sandro Mayer. Ti preferivamo più vera, meno sorridente e perbenista, con la cartelletta in mano al fianco di Amadeus. Eppoi, hai SEI FOTTUTI COLORI ADDOSSO. Ma che ti dice il cervello?
Il povero Fargetta, sopraffatto dai colori della moglie, si dimentica pure di indossare la giacca. Voto alla coppia: 5
E ora, carrellata veloce su tutti gli altri:
Andrea Pezzi

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

Come già sapientemente raccontato da Oggi Mordo Andrea Pezzi è The Delusione.
Ce lo ricordiamo tutte a Kitchen. E quando era vestito tutto di bianco, nella stanza bianca e noi sembrava che lo spiassimo. Era figo. Era il più figo degli anni '90. Poi è scomparso (forse perché ti metti con la Pandolfi e muori). E un giorno è ricomparso per una lectio magistralis alla mia università. Non c'era posto a sedere nemmeno più sui gradini. Disse qualcosa per far tacere una professoressa che tutto l'ateneo non sopportava e venne giù il teatro dagli applausi. Poi è scomparso di nuovo, leggenda dice che abbia un'agenzia che fa cose e vede gente. Oggi, potrebbe fare una lectio magistralis su come invecchiare male e perdere tutto lo status di sex symbol guadagnato 10 anni fa (perché gli anni '90 SONO dieci anni fa).  Voto: 4 perché lo metto paro paro dove sta Fabio Volo: tra i cosiddetti Sopravvalutati.
Amadeus

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Lui è Radio Deejay tanto quanto Gerry Scotti (di cui non ho trovato una foto decente). Amadeus è anni '80 e noi dobbiamo ricordarlo così, non come quello che ha condotto l'Eredità fino a farci sanguinare gli occhi.
Nel mio cuore, rimane il conduttore mito di Festivalbar. Insieme alla già citata Panicucci e..... c'era qualcun altro? Voto: 8 perché ci vuole coraggio a vestirsi di stagnola.
Platinette

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L'ho ascoltata per anni alla mattina. Mi dava il buongiorno con la sua sagacia, il suo cinismo. Per me lei è femmina, non riesco a pensarla come un uomo. E' LA Plati. Non è IL Plati. Nemmeno quando non si veste da drag.
Ora conduce un preserale, credo in diretta su Deejay Tv e mi dispiace solo per il perbenismo fatto di tanti ottimi sorrisi durante la puntata con la Ferragni. Radio Deejay è mia e non tollero che sedicenti fashion blogger usurpino i miei spazi.
Voto: 8 perché ha le frange che fanno tanto anni '20 che sono il top trend di quest'anno (perché IO queste cose le SO).
Trio Medusa

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

Hanno raccolto l'eredità della Plati nel risveglio degli italiani, dalle 6 alle 9.
Li ascolto ogni-fottuta-mattina. Sono Giorgio, Gabriele e Furio. Esattamente in quest'ordine. Non puoi dire Furio, Gabriele e Giorgio. Si scombinano. Ogni mattina, prima di dare la linea a Milano, sono così: Giorgio, Gabriele e Furio.
Degli eterni Peter Pan, ogni volta mi stupisco di sentire dire che sono sposati con prole.
Non c'è cosa che a loro non riesca. Sono i tre zozzoni, sono stati presi a insulti da Sgarbi e da decine di altre personalità italiane. L'altra settimana hanno perculato Claudio Lippi che, vivendo a Roma, non è riuscito ad arrivare in studio in tempo per partecipare alla diretta. Poi ci sono tutta una galassia di personaggi che lavorano con loro: Francesco Lancia, Ciccio Coniglio, Danilo da Fiumicino ed Enrico il Bagnino. La parte che preferisco di più è la Piegatura: il momento in cui leggono tutti gli sms degli ascoltatori in merito all'argomento del giorno.
Non potevano presentarsi in completo giacca nera e camicia bianca per non sembrare inviati delle Iene: infatti con tanto di pailettes, scarpe fluorescenti e pailettes rosa superano comunque la mia personalissima sufficienza. Voto: 7.5
Guido Bagatta

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

Parla di sport. Da. Sempre.
Non l'ho mai ascoltato, lo metto qua solo perché mi ha ricordato che una volta mi sono fatta un tizio 50enne che gli assomigliava un casino. E più guardo queste foto e più penso che tra uno come Fabio Volo e Guido Bagatta io sceglierò SEMPRE quel manzo del Bagatta. Voto: 8.5
Anna Dello Russo

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

La Baraccona. Ho dato uno sguardo alla pagina Facebook di Radio Deejay e al teasing della puntata de La Pina con AdR sui commenti delle mise della serata (sì, quello che sto facendo io nel silenzio del mio bucolocale) sono stati ricoperti di insulti perché nessuno acceterebbe mai consigli di stile da una che si concia come un fenomeno del circo.
Che dire, non posso che dare loro ragione.
Comincio a non capire più perché continui ad agghindarsi in questa maniera: insomma non è Platinette e anche volendo la scena drag è esteticamente più piacevole di quello che vedo nella foto.
Io ve lo giuro, essere cattive è inutile. E' brutta, si concia male, parla un pessimo italiano. E' tutto inutile. Io quello che voglio capire è: PERCHE'.
Voto: N.C.
Tommy Vee

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Lo abbiamo temuto tutte: Tommy Vee che dopo il Grande Fratello non facesse più Il Tommy Vee. Invece no, lui è stato uno dei pochi a capitalizzare la sua partecipazione al GF nella maniera corretta: una botta di istantanea popolarità. E bona lè. Poi si torna a metter dischi. Tommy, eternamente piccolo figo, vorrei avere 16 anni per scrivere il tuo nome sul diario. Voto: 7.5
Fiorello e Jovanotti

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile


Non dovrei nemmeno citarli. Sono di una popolarità così popolare che è già stato detto tutto.
Sono così famosi che il loro passaggio a Radio Deejay non mi è nemmeno poi così nitido nella memoria.
Jovanotti poi, è schifosamente imbattile quando si tratta di costumi di scena: credo che sia ancora in Burberry, veste come un ragazzino e raccoglie consensi dai 12 ai 70 anni. Potenzialmente onnipotente. Voto: 8.5
Infine, come ho scritto a Oggi Mordo questo pomeriggio, io guardo questa foto e mi commuovo.

Radio Deejay, Grande da 30 anni: Le Pagelle di Stile

E guardando questa foto, ho trovato il Re Assoluto di Stile della Serata. 

Albertino, l'eterno adolescente della Radio. L'unico uomo che a → Wikipedia → Albertino → Agosto 1962   →  Calcolatrice 2012-1962   →  COOOSAAAA? 50 ANNI sembra ancora che ne abbia 35. Può dare lezioni di stile e di dance a tutti, me compresa, perché per essere uno che fa almeno una serata a settimana dal 1982 si mantiene ancora, dannatamente, bene.
E' padrone di casa tanto quanto Linus a parer mio e seguendo il payoff della festa, si è davvero vestito bene. Non avrei saputo scegliere firma migliore di una cintura borchiata. Albertino, sei un idolo. Voto: 9.5
Infine, non posso parlare di Radio Deejay senza raccontarvi di chi Radio Deejay me l'ha insegnata.
Non so che hanno era, ma era l'anno in cui la Deejay Compilation aveva la copertina grigia. Quell'anno, mio fratello spostò la frequenza da RTL 102.5 a Radio Deejay. Lo stereo era suo per cui io non potevo aprire bocca in decisioni come queste. Da quella volta, e fino alla fine, in macchina, in bagno e in ogni angolo della casa popolato da una radio, c'è sempre stata solo Radio Deejay.
E la prima persona che chiamavo, quelle volte che sono intervenuta in trasmissione, era Andrea.
E la prima persona che ha chiamato lui, quella volta poche settimane prima dell'incidente, per dire che stavano leggendo un suo sms in trasmissione, ero io.
Nel 2003 ho passato le mie vacanze a Riccione e un pomeriggio, poco prima del Deejay Time, ho chiamato mio fratello sul cellulare e gli ho detto 'Andrea, spetta che ti passo una persona' e gli ho passato Albertino.
Mi sono sentita una figa, per una volta, agli occhi di mio fratello.
Radio Deejay, come mille altre cose della mia vita, me l'ha insegnata Andrea. Che a 30 anni, purtroppo, non c'è arrivato ma sono certa che da qualche parte, ha ballato anche lui ad Assago.


Buon compleanno, Radio Deejay.


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