Goldrake, il robot che conquistò l’Italia
35 anni fa con la sua “alabarda spaziale”
La Rai parlò di “particolari cartoni animati”. Furono accusati
di essere violenti, ma portarono alle stelle gli indici di visione
di Marco Gasparin
TREVISO – Quando Goldrake fece la prima apparizione sui televisori italiani era il 4 aprile 1978, 35 anni fa. Toccò a Maria Giovanna Elmi, allora annunciatrice, presentare al pubblico la serie sottolineando il successo riscosso all’estero da questi «particolari cartoni animati». Fu un salto in una nuova dimensione.
L’affascinante e tormentato protagonista, Duke Fleed, è un alieno (in tutto e per tutto uguale agli umani) che si rifugia sulla Terra con il suo robot da battaglia Goldrake dopo aver condotto la resistenza sul suo pianeta
natale Fleed contro gli invasori, comandati dal conquistatore di pianeti Re Vega. Viene accolto all’Istituto di ricerche spaziali, dove viene nascosto il robot. Conduce alcuni anni di vita tranquilla sotto la falsa identità di Actarus, ma quando la Terra diventa l’obiettivo dei Vegani – che installano la loro base sulla luna – Goldrake diventa l’ultimo baluardo dell’umanità.
La serie era stata trasmessa in Giappone a partire dal 1975, terza parte della trilogia ideata da Go Nagai: iniziata nel 1972 con “Mazinga Z” e proseguita con il “Grande Mazinga”. Le tre serie hanno elementi di continuità che con l’adattamento italiano (e lo sfasamento cronologico) si sono persi.
Ad ogni modo Goldrake fu un successo crescente, come ricorda Alessandro Montosi, autore del libro “Ufo Robot Goldrake. Storia di un eroe nell’Italia degli anni ottanta” (Coniglio editore): «Al primo passaggio televisivo le scene di combattimento erano quasi mute. Non si sente mai Actarus gridare il celebre “Alabarda spaziale”. Il successo crebbe grazie al passaparola tra amici, compagni di classe e a scuola, con le due riproposizioni a cavallo tra dicembre 1978 e gennaio 1979 e tra dicembre ’79 e gennaio ’80, quando i combattimenti erano corredati di urla e tutto il resto».
Fu allora che iniziò la Goldrake-mania. Quando il robot compariva sugli schermi gli indici di ascolto della Rai schizzavano alle stelle («In Francia arrivò ad avere anche il 100% di ascolti», precisa Montosi). Il 45 giri con le sigle vendette un milione di copie, vincendo il disco d’oro. Dal 1980 inizia l’epoca d’oro dell’animazione giapponese in Italia: «Le tv locali cavalcarono l’onda e acquistarono tutte le serie sul mercato. In pochi anni abbiamo concentrato 30 anni di animazione nipponica. Paradossalmente la conosciamo meglio dei giapponesi, visto che da loro gli episodi erano a cadenza settimanale (da noi ogni giorno, ndr)».
Goldrake diede vita ad un floridissimo merchandising: fumetti, libri, dischi, ma anche maschere di carnevale, costumi da spiaggia, tatuaggi lavabili, impermeabili, orologi. Il robot era dappertutto, anche nella pubblicità dell’Ovomaltina.
Assieme al successo arrivarono le polemiche. Il deputato Silverio Corvisieri presentò un’interpellanza in Parlamento e scrisse un intervento su Repubblica in cui parlava di “orgia di violenza annientatrice”. «Per il periodo storico la serie aveva elementi violenti. Actarus uccide i nemici. Eroi come l’Uomo ragno e Superman invece li sconfiggono, li arrestano, li imprigionano; se muoiono è in maniera incidentale. Goldrake uccideva i nemici, ma lo faceva per difendersi. Lo dice lo stesso Actarus in una puntata: la violenza si usa in situazioni estreme e lui lo fa perché è costretto. I nemici avevano distrutto il suo pianeta, ora è la Terra che rischia. Tutto si limita alla difesa. La serie è ricca di dettagli e sfumature».
Per celebrare i 35 anni di Goldrake in Italia giovedì sera alle 20.30 al cinema Edera di Treviso saranno proiettati alcuni episodi, iniziativa organizzata da due appassionati:
Elisa Carrer e Mirko Sernagiotto. La proiezione sarà introdotta da Montosi, Massimo Perissinotto (vicepresidente dell’Associazione Treviso Comic Book Festival) ed Elisabetta Grosso, presidente dell’associazione Nipponbashi.
Mercoledì 03 Aprile 2013 – 18:55 Ultimo aggiornamento: 23:55
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Goldrake festeggia 35 anni: RadioAnimati gli dedica l’intera giornata
Su RadioAnimati appuntamento con Goldrake dal 4 aprile per festeggiare i 35 anni dell’arrivo di questo
cult televisivo.
Dal sito RadioAnimati:
Il 4 aprile 1978 Atlas
Ufo Robot atterra sulla Rete Due cambiando per sempre la TV dei ragazzi italiana.
Il 4 aprile 2008, per celebrare il trentennale di quella storica prima tv, RadioAnimati dedica l’intera giornata a Goldrake con pillole a tema e con la propria prima grande diretta!
E quest’anno, per festeggiare il trentacinquesimo di Goldrake in Italia, iniziamo questo 4 aprile riproponendo quelle stesse pillole che cinque anni fa ci hanno inorgoglito ed emozionato.
Giovedì 4 aprile alle 10:00, alle 15:00 e alle 22:00.
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Goldrake
Sono passati 35 anni da quando Goldrake ha conquistato l’Italia. Era il 4 aprile 1978 quando la prima puntata di Goldrake è andata in onda sulla Rai in Italia. L’anime giapponese racconta la storia di Duke Fleed, un alieno uguale agli umani che si rifugia sulla Terra insieme al suo robot Goldrake vivendo sotto la falsa identità di Actarus. Quando i Vegani cercano di conquistare la Terra, Goldrake cerca di salvarla. In poco tempo Goldrake è diventata un successo ed ha conquistato tutti i bambini italiani. Ed il celebre motto “Alabarda spaziale” è rimasto nella storia. Per celebrare questo importante compleanno, questa sera, alle 20.30, al cinema Edera di Treviso saranno proiettati alcuni episodi dell’anime. E RadioAnimati dedica a Goldrake tutta la giornata, come annunciato sul sito: “Il 4 aprile 1978 Atlas Ufo Robot atterra sulla Rete Due cambiando per sempre la TV dei ragazzi italiana. Il 4 aprile 2008, per celebrare il trentennale di quella storica prima tv, RadioAnimati dedica l’intera giornata a Goldrake con pillole a tema e con la propria prima grande diretta! E quest’anno, per festeggiare il trentacinquesimo di Goldrake in Italia, iniziamo questo 4 aprile riproponendo quelle stesse pillole che cinque anni fa ci hanno inorgoglito ed emozionato“.