35^ di Serie A, dai due Papi ai due a.d.: top e flop
Il nostro pagellone della 35^ giornata di Serie A:
Voto 0 al Catania. La squadra non gioca, non suda, non sembra voler conquistare una salvezza, che, oramai, appare più che improbabile.
Voto 1 alla disfatta del Livorno e del Bologna. Se gli amaranto si aggrappano alla speranza Paulinho, il Bologna, dopo la cessione di Diamanti, non ha una figura forte in campo capace di trascinare gli uomini di Ballardini. La sconfitta del Chievo, però, mantiene ancora accese le speranze delle due compagini.
Voto 2 al Chievo capace di gettare al vento un punto al 90′ ed in 11 contro 10.
Voto 3 ai misteri del Milan. I due amministratori delegati fanno terra bruciata attorno al tecnico olandese, ma non riescono nemmeno a trovare un accordo su come silurarlo. Seedorf, nel frattempo, in tv “fa spallucce” e si fa forte della fiducia dell’ex Cavaliere (fantasma di questa soap opera rossonera). M’ama o non m’ama.
Voto 4 al Parma. Nella volata finale per l’Europa, i Crociati rischiano di non raccogliere quanto seminato negli ultimi mesi. La formazione di Donadoni si fa fermare da un Cagliari che è oramai privo di ambizioni e i Ducali si ritrovano ora a pari punti con il Milan e temporaneamente fuori dalla qualificazione all’Europa League.
Voto 5 alla noiosa sfida tra Inter e Napoli. Sarà che gli azzurri sono già con la testa all’Olimpico per la finale di Coppa Italia, sarà che Mazzarri è costretto ad accogliere in casa la sua ex, ma un sabato sera con Inler protagonista dell’unico sussulto del match, proprio non si regge.
Voto 6 all’orgoglio della Sampdoria. I blucerchiati beffano il Chievo al 90′, ma si sa: pallone entra quando Dio vuole.
Voto 7 alla Fiorentina. Montella, costretto per mezza stagione a rinunciare a tutti i suoi attaccanti (non ce ne voglia Matri), riesce a blindare il quarto posto con una finale di Coppa Italia alle porte.
Voto 8 al Verona e al Torino. Le due squadre sono prepotentemente tornate in corsa per l’Europa League e lo devono ai loro due bomber: Toni ed Immobile. Il primo mette a segno il suo 19esimo gol in campionato, mentre il secondo, con 21 reti, parla già portoghese. Il nuovo avanza ed il vecchio.. pure.
Voto 9 alla magia di Miralem Pjanic e alla straordinaria stagione della Roma. Il bosniaco ha il tempo di superare tre giocatori e di presentarsi a tu per tu con Abbiati, siglando un gol da manuale.
Voto 10 al terzo Scudetto consecutivo della Juventus. Manca un punto ma è pura formalità. I bianconeri soffrono l’incredibile voglia di permanenza in Serie A del Sassuolo ma riescono ad ottenere un’importante vittoria per mettere l’ipoteca sul tricolore.