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4. Chattando sull’orlo di un vulcano

Creato il 21 settembre 2011 da Dallenebbiemantovane

Manovra, presentato il nuovo testo. Inizia con “C’era una volta”.
(da www.spinoza.it)


La seconda grande novità tecnologica fu lo Zeronet©, prodotto da un’azienda del fratello del premier. Si trattava di una piattaforma interattiva che permetteva di rimanere connessi tutto il giorno a internet, anche durante il sonno, così da poter comunicare in tempo reale anche i propri sogni e desideri senza bisogno di dirlo apertamente.
Naturalmente era fondamentale gestire bene l’account, in particolare le impostazioni della privacy, in modo che il proprio capoufficio vedesse solo i desideri ambiziosi, la moglie quelli erotici e i figli quelli non v.m. 18, ma bastava acquistare il pacchetto comprensivo del software aggiuntivo Supercontrol©, impostare gli appositi filtri ed era fatta.
Anche quando uscì lo Zeronet©, si formarono lunghe code, ma la gente era così occupata a smanettare con il Silliboy© che la faccenda si svolse senza intoppi e non ci fu bisogno di ricorrere alla polizia.

Così la vita proseguiva felice sul pianeta Zolfran, e in particolar modo in Tritzinia, e la gente si sarebbe stupita se qualcuno avesse detto loro che stavano danzando sull’orlo di un vulcano, perché i tritziniani erano abituati da sempre ai vulcani, e a fare la scampagnata di Pasquetta in cima al Sjrin-yang, tanto da non considerarli affatto pericolosi.

Si arrivò così alle elezioni politiche del 3092.
Il fatto è che, mentre i tritziniani si dilettavano con i loro Silliboy© e i loro Zeronet©, sul pianeta Xenwong erano stati scoperti enormi giacimenti di omicron pregiatissimo, e quindi il prezzo mondiale dell’omicron era sceso del 30%. Di conseguenza alcune grosse aziende tritziniane fallirono e il Paese fu investito, per la prima volta dal 3067, da un’ondata di crisi produttiva e di disoccupazione. Alcune aziende cominciarono a pre-pensionare e a cassintegrare.

Chi proprio non trovava lavoro, per forza di cose, erano i Giovani, ma tanto fino a 30 anni non potevano votare e il governo stava tranquillo.
Però i loro genitori, dopo quarant’anni di vacche grasse, cominciarono a fare fatica a mantenerli, e quindi a preoccuparsi. O almeno parte di loro: così vinse le elezioni, per una manciata di voti, il partito di Centro-Basso, con l’appoggio esterno del partito del Basso.

Nel frattempo i figli ventenni e spesso trentenni degli elettori erano nelle case di villeggiatura, ad abbronzarsi e a chattare spensierati, ascoltando musica con il Silliboy© e trasmettendosi sogni con lo Zeronet©.

[CONTINUA NELLA PROSSIMA PUNTATA]


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