Capo Tiburon, Isla Hispaniola, aprile 1669
All’alba, infine, Mathias Wilton si era ripreso. Aveva ripreso conoscenza proprio mentre Jeremy, disperato e allo stremo, si stava sfogando con Claire e Conrad Snow, spiegando loro quanto si sentisse in colpa per quanto successo al Tagliagole.
Jerry era sfinito, sicuro che Mathias fosse condannato a morte, per questo si era lanciato in una lunga invettiva, nella quale aveva elencato tutti i suoi desideri di giustizia, i suoi propositi di vendetta verso Strafford, le sue utopistiche convinzioni riguardo all’uomo e a una società paritaria. Non gli importava di sembrare uno sciocco, in quel momento Jerry avrebbe dato un braccio per salvare il vecchio amico, avrebbe appiccato il fuoco ai magazzini di Barrancas, requisito le navi di Padron Richard, ma in qualche modo avrebbe innalzato e reso onore al nome Hudson, e meritatamente questa volta.
Non si sarebbe immaginato che Mathias Wilton, recuperando un briciolo di fiato, avrebbe avanzato quella proposta inaspettata e insolita.
Incredulo di sentire la voce roca del Tagliagole, che credeva spenta per sempre, Jerry l’aveva ascoltato parlare con espressione sempre più convinta e accattivante, seducendo sia lui sia Conrad con promesse di ricchezza, potere e fama. Claire, incapace di intervenire, aveva guardato Jeremy con angoscia e gli occhi castani erano apparsi offuscati dal dispiacere e dalle lacrime ma Jerry era troppo interessato al discorso, per consolare la sua tristezza.
La ragazza era uscita dalla baracca, Margie aveva continuato a dormire presso il fuoco, mentre Conrad e Jerry avvicinavano gli sgabelli al lettuccio del moribondo, che in fin di vita più non era, lasciandosi avvolgere dalle assicurazioni dell’amico ritrovato.
Quando la voce di Wilton si spense in un soffio, e nuovamente la stanchezza lo sopraffece, Jerry Hudson e Conrad Snow si scambiarono uno sguardo eloquente.
Conrad era visibilmente convinto a tentare la sorte, tant’è che decise di non raggiungere il porto come ogni mattino. Jerry invece si prese tempo e, andando verso il cantiere presso di cui lavorava, ripensò all’esaustivo discorso che era suonato come una lusinga.
Pirateria.
Wilton aveva proposto di raggiungere Isla Tortuga e cercare ingaggio su una nave di bucanieri. A sentirlo sarebbe stato facile come grattarsi il capo.
Mai e poi mai Jeremy Richard Hudson aveva pensato di diventare un fuorilegge, per anni aveva navigato sui mercantili e non si era mai imbattuto in alcuna nave pirata, e i racconti ascoltati fin da bambino non lo avevano mai allettato, eppure… Eppure Wilton era stato così convincente, descrivendo alla perfezione ciò che la pirateria offriva a giovani intraprendenti e in cerca di libertà. Come si poteva essere liberi, da fuorilegge?
Hudson sapeva che Conrad, nato libero ma figlio di schiavi, non sarebbe mai potuto diventare ricco scaricando casse nei porti e lui, figlio disubbidiente e fuggiasco, non poteva aspirare ad altro che l’isolamento, perché se suo padre l’avesse scovato, nulla lo avrebbe protetto dalla sua ira.
Jerry non amava ciò che era diventato, ma non sarebbe mai tornato al servizio di Barrancas, né desiderava sparire per sempre… Non era a questa fine che nonno Jeremy l’aveva designato, sua madre lo aspettava a Greenville e lui non sarebbe stato capace di tornare a casa con le mani vuote. Doveva vendicare tutti gli amici che suo padre aveva ingannato, voleva rovinarlo e, ascoltando Wilton, lo poteva fare guadagnandoci pure il rispetto altrui…
In fin dei conti, Jerry conosceva tutti i magazzini e i negozi di Strafford, i bordelli e le case che gli appartenevano, gli empori che riforniva, le locande nelle quali si nascondevano i suoi scagnozzi…Jeremy conosceva troppi segreti per non servirsene.
Prima di raggiungere il luogo di lavoro, Jerry si fermò all’ombra.
Pirateria…
Solo il pensiero di Claire, lo fermava. Claire con la quale aveva pensato di vivere, la ragazza che non gli aveva mai chiesto nulla, ma così rassicurante e tranquilla da essere l’unica che avrebbe rimpianto… Chissà se l’avrebbe aspettato!
In fin dei conti, diventando bucanieri, lui e Conrad avrebbero racimolato in fretta una fortuna e, una volta risarcito il Tagliagole picchiato selvaggiamente a causa sua, Jeremy sarebbe potuto tornare in Virginia, portando Claire con sé, nascondendo i suoi umili natali le avrebbe comprato una casa a Jamestown, in cui mantenerla come una signora, e lei lo avrebbe certo aspettato. Sospirando riprese il cammino. Pirateria.
Rivide gli occhi blu di Wilton, ripensò a come avessero luccicato riferendosi a Tortuga e ai Fratelli della Costa, e sorrise fra sé, convincendosi.
Il ragazzo alzò le spalle: aveva diciannove anni, prima di compierne ventitré sarebbe stato di ritorno, ricco e libero da ogni colpa avrebbe portato Claire con sé, si sarebbe costruito una vita tutta sua. Quattro anni, al massimo cinque, e sarebbe tornato a essere il tranquillo, posato, onesto Jeremy Hudson di Greenville.
Incurante dello sguardo di Pedro il verduraio, Jerry tornò sui suoi passi, al diavolo il lavoro e la fatica, ormai aveva fatto la sua scelta!
Pirateria.
foto dal web













