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5 motivi per non smettere di viaggiare

Creato il 16 marzo 2015 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

permeeno2Non c’è pericolo, non ho nessuna intenzione di smettere di viaggiare, non è qualcosa che metto proprio in conto a dire il vero, ma mi è capitato di pensare alla possibilità che comunque, un giorno, per una serie svariata di motivi e di cambiamenti che possono avvenire nella propria vita, si riduca la frequenza con cui viaggio. 

Triste un po’ a dirsi, ma tutti prima o poi dobbiamo fare i conti con un orario di lavoro, l’affitto e le bollette da pagare, insomma è vero che viaggiare low cost è possibile anche nei weekend, ma di certo più si cresce più aumentano le responsabilità e il tempo lo si deve dedicare anche ad altro. Detto ciò, questi non sono motivi per smettere di viaggiare, soprattutto se si è una di quelle persone nate con il gene del viaggiatore, il così detto wanderlust gene.

1 IL MONDO E’ UNA SCOPERTA

Marco Polo fu il primo viaggiatore, il primo a capire che non ci si doveva muovere solo per scopi politici di conquista o commerciali, ma per conoscere, per il puro e genuino gusto di scoprire ciò che ci sta intorno. Marco Polo era riuscito ad andare oltre, regalando ai posteri qualcosa di inestimabile valore: il viaggio fine a sé stesso, il viaggiare per viaggiare.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi – Marcel Proust

Ogni luogo è diverso e stupisce, in positivo o in negativo poco importa, lascia comunque e sempre qualcosa dentro di noi. Il viaggio rende l’uomo curioso, la scoperta rende l’uomo più consapevole e voglioso di andare oltre. Il mondo è una scoperta infinita, sarebbe un errore pensare di poter vedere il mondo da un album di foto o da un documentario in televisione, perchè


Viaggiare è una scoperta diversa per ognuno di noi
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2. VIAGGIARE AIUTA A CRESCERE

Il confronto con altre culture come con altri climi e ambienti mette indubbiamente alla prova parti diverse del nostro io, uno dei motivi per non smettere di viaggiare è proprio questo, sarebbe come toglierci la possibilità di crescere. Spostarci aiuta noi stessi a porci davanti a situazioni che altrimenti non ci capiterebbe mai di affrontare, viaggiare ci mette sempre e continuamente alla prova, aiutando la nostra crescita personale.

3. CHI VIAGGIA E’ PIU’ APERTO AL CAMBIAMENTO

Proprio perchè il viaggio ci pone in situazioni diverse da ciò che ci si potrebbe aspettare dalla vita quotidiana, ci mette anche nelle condizioni, nel lungo periodo, di essere molto più aperti e molto più propensi al cambiamento. Non si vede più la scelta di cambiare come un trauma, un problema, ma come un’opportunità che smettere di viaggiare andrebbe a togliere.


Viaggiare cambia, ma cambia sempre ed inesorabilmente in meglio
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4. PER NON DIMENTICARSI DI ESSERE VIVI

La routine è uno dei mali della nostra società, ci si lamenta sempre che si fanno sempre le stesse cose, ma siamo i primi a non trovare quel qualcosa che renda la nostra esistenza unica. Ci alziamo la mattina, lavoriamo, mettiamo a posto casa, mangiamo, dormiamo e il giorno dopo è la stessa solfa, io nel viaggio ho trovato un modo per sentirmi ancora libera da una società che mi vuole alla pari di un automa, che cerca di controllarmi tramite i suoi bombardamenti mediatici, smettere di viaggiare significherebbe lasciarmi plagiare, vivere un’esistenza banale, ma sto parlando di me, non mi metto certo a giudicare chi è contento di non fa.

5. PER CAPIRE IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA “CASA”

Quanto spesso usiamo la parola “casa” un po’ a sproposito? La usiamo per chiamare la stanza d’albergo in cui alloggeremo per appena qualche giorno, la usiamo per definire il letto nella grande camerata d’ostello, per l’appartamento preso in affitto alle Canarie e gli diamo lo stesso valore che potrebbe avere quella che è veramente casa nostra, quella che ci aspetta al ritorno.

Tornare fa parte del gioco del viaggiare, il giornalista italiano Dino Basili diceva:

Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.

e devo dire che io non mi trovo per niente in disaccordo. Un viaggio può durare pochi giorni come anni, prima o poi si torna a casa ed il momento in cui si varca la soglia e quelle che erano emozioni vive fino a pochi minuti prima, si trasformano in ricordi che rimarranno con noi per sempre.

 


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