Il giudizio di Federica De Masi Summary:
Molti aspettano le vacanze estive per riunire un po’ di amici, stappare una birra o un buon vino al primo tramonto e fare una bella braciata in allegria…
Peccato che in Barbecue, la nuova commedia di Eric Lavaine la carne da scottare sia umana. Non si tratta di un horror, ma di una sagace e piccata commedia in tipico stile francese, con gag divertenti e battute pungenti. Come Jep Gambardella de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che a 65 anni non può più perdere tempo a fare cose che non gli va di fare, al protagonista di Barbecue non va più di nascondere ciò che pensa e di essere ciò che non è per rincorrere l’ideale di uomo sempre giovane e alla caccia di belle donne. Una perdita di peli sulla lingua di mezza età irta di spine che non risparmierà nessuno, nemmeno sé stesso.
Antoine (Lambert Wilson) ha appena compiuto 50 anni e dopo esser stato colto da un’infarto durante una maratona con i suoi più cari amici decide che è arrivata l’ora di cambiare il proprio stile di vita. Basta diete ipocaloriche, stop alle regole e alla cautela, precauzioni salutistiche che in fin dei conti non sono servite a risparmiargli un attacco cardiaco. Ma soprattutto basta sopportare e mascherare ciò che sì pensa: è arrivato il momento di godersi la vita con gli amici di sempre in modo autentico, con una bella vacanza tutti insieme, riscoprendo i veri valori come stare insieme ed accettarsi per quel che si è.
Un infarto che Antoine definisce come “la cosa migliore che gli sia capitata nella sua vita”, perché si sa, è nel momento in cui si sta per perdere qualcosa, in questo caso la vita, che si capisce quali siano le cose che contano di più. Di sicuro una di queste sono gli amici: 8, tutte coppie a parte una divorziata e un single recidivo, ognuno di loro con le proprie particolarità ed i propri problemi comuni. Yves fa sempre a gara con Antoine per vedere chi è il migliore, mentre la moglie Laure ha una tremenda paura di invecchiare; Laurent è in crisi con il lavoro e non si confida con nessuno, nemmeno con sua moglie Nathalie che non vuol sommergere con le sue angosce; Olivia e Batiste hanno divorziato da poco e si fanno i dispetti a vicenda, lui la ama ancora ma lei sembra aver ritrovato una seconda giovinezza dopo la separazione. L’unico fuori dal coro, tranquillo e contento della sua vita, nonostante abbia un lavoro modesto e sia ancora alla ricerca di una fidanzata, è Jean Michel, un meccanico che non appartiene all’alta borghesia come il resto della combriccola e che ha sempre una parola gentile per tutti.
Il nuovo film di Éric Lavaine, il regista di Benvenuti a bordo, è una commedia corale brillante, basata sull’importanza dell’amicizia e sui dialoghi pieni e sferzanti – che rispecchiano a pieno il genere d’Oltralpe – che senza senza troppe sofisticherie raggiunge discrete vette di comicità pur rimanendo nel terreno della stereotipia. Barbecue è interpretato da volti noti e meno noti del panorama cinematografico francese a partire dall’affascinante Lambert Wilson, l’attore francese di recente nel divertente Moliere in bicicletta, Franck Bubosc (Dream team), Guillaume De Tonquedec (Il paradiso degli orchi) Lionel Abelanski (Due agenti molto speciali) e la “tutta pepe” Florence Foresti.
Al cinema dall’11 settembre, Barbecue promette di far ridere, permettendo di accedere anche quel gioco prismatico di specchi in cui tutti possono riconoscersi e soffermarsi a riflettere, seppur brevemente e con il sorriso in volto, sul proprio io.
di Federica De Masi per Oggialcinema.net