Magazine Libri

52 Antefatti - Gerarchie, 1689

Da Blanquita @Blanquita

Isla Hermosa, Isla Giamaica, 1689 Amanda Barry, la moglie del locandiere, stava stendendo i panni in cortile e osservava da lontano il figlio Paul, che si ostinava a lanciare sassi a una bottiglia, mancando sempre il bersaglio. A otto anni, Paul non era per nulla sveglio ma Amanda era stupita dalla sua caparbietà, ostinato come un mulo, non se la prendeva con la propria goffaggine, concentrato e muto raccoglieva i sassi, continuando imperterrito a lanciarli, anche se i tiri erano sempre corti o storti. Nel borgo lo trattavano tutti con accondiscendenza, il suo bambino, ma lei intuiva che lo facevano per pietà, ringraziando segretamente il cielo che non fosse capitato loro una disgrazia simile e ciò la angustiava moltissimo. Moccioso e non particolarmente bello, Paul aveva grandi occhi castani e radi capelli biondi, che il padre gli aveva rasato in seguito a un’infestazione di pidocchi, attaccatagli dal suo cane, Pulcioso. Paul era un chiacchierone, incapace di fare del male, del tutto dissimile dal fratello di dieci anni più grande, ma la sua bontà e la sua gentilezza lo rendevano amabile e le vecchie signore gli offrivano mille piccoli incarichi, per farlo sentire importante. Il bambino eseguiva ogni ordine con l’innocenza dei semplici e questa sua disponibilità impensieriva Amanda perché, inconsapevole della propria ingenuità, Paul poteva correre rischi inutili, ma per quanto lei cercasse di proteggerlo, lui trascorreva le giornate a bighellonare tra il molo e la baia, cercando di farsi accettare dalla combriccola di Sean Mackenzie, il figlio della vedova, per giocare ai pirati. Tutti chiamavano Sean l’Orfano, la voce diceva che il padre fosse morto durante i trambusti del 1680, a Port Royal e Amanda ricordava quando la giovane vedova aveva fatto sbarco a Hermosa, perché l’aveva ospitata alla locanda mentre Ruth si occupava della casa sul promontorio. A quei tempi Paul era appena nato e la donna era a metà della sua gravidanza. Quand’era nato, Sean aveva portato i camicini di Paul e, in un certo senso, questo particolare li rendeva fratelli. In effetti, erano inseparabili, sebbene Sean avesse rotto due volte il naso a Paul, probabilmente a causa dell’insistenza molesta e assillante di suo figlio. In seguito a quegli incidenti il ragazzino era stato punito duramente dalla madre ma, per quanto Amanda avesse consigliato e poi intimato al figlio di non frequentare quel delinquente, il candido Paul aveva sempre disobbedito. L’isola era talmente piccina che tutti si conoscevano e non era raro che qualcuno si lamentasse per le marachelle dell’orfano, ma la vedova Mackenzie era una donna pia, che trascorreva molte ore in chiesa, e sebbene il figlio rompesse nasi come si aprono le noci, nessuno aveva coraggio di arrecarle dolore, e tutti finivano col soprassedere. Particolare non trascurabile, era l’occhio di riguardo con cui, gli ufficiali di stanza a Hermosa che presidiavano il porto, tenevano in considerazione la vedova. Un anziano ammiraglio, Benjamin Edwards, le faceva visita regolarmente e il luogotenente Peter Aldridge, aveva sempre affermato che John Mackenzie era stato un valoroso ufficiale della Marina britannica. Amanda non era mai stata impressionata da tutte quelle dicerie, e Blanca Mackenzie si era sempre comportata con mestizia. Anche se poteva permetterselo, non s’intratteneva con nessun uomo, sebbene qualcuno avesse tentato degli approcci, si era sempre comportata correttamente, era una donna assolutamente onesta. Proprio mentre si voltava per rincasare, Amanda Barry vide Sean scendere dalla via polverosa. Apprensiva come ogni madre, si nascose dietro la porta e guardò il figlio che, pulendo il moccio nella manica, faceva segno all’amico: -Hey Capo, sono qui!- -Quante volte hai colpito il bersaglio? Ti avevo detto di esercitarti, prima di andare da Jake e gli altri!-, gli rispose Sean, scavalcando la staccionata. Paul arrossì fino alle orecchie, rese traslucide dal sole: -Neanche una volta…-, ammise. Il silenzio che seguì fu così pesante che Amanda sentì stringersi lo stomaco, se avesse potuto scuotere il figlio e così facendo inculcargli un po’ di scaltrezza, l’avrebbe fatto subito! Si sarebbe messa a gridare per la frustrazione e strinse le dita sulla maniglia per costringersi a stare ferma e non cacciare quel monello che… -Che cosa importa! Diremo che l’hai colpita cinque volte. Sono tutte le dita di una mano, te ne ricorderai Paul, vero? Eh?-, disse Sean Mackenzie passando il braccio sulle spalle dell’amico, gettando a terra con il piede la bottiglia messa a bersaglio. Paul passò il proprio braccio su quello del ragazzino: -Cinque dita! Sei il miglior capo del mondo, Capo!-, e chiacchierando fra loro, presero la via della baia. Amanda si ritrovò in lacrime e asciugandole nel grembiule, spinse Pulcioso che sonnecchiava steso al sole, e lo mandò appresso ai ragazzi.   Jim Hawkins beobachtet die Landung der Piraten illustrazione di George Edmund Varian    

Pubblicato da blanca.mackenzie | Commenti Tag: esilio
Cita il post nel tuo blog  Segnala il post  Aggiungi su del.icio.us  Aggiungi su digg.com  Aggiungi su Google  Aggiungi su Yahoo  Aggiungi su Technorati  Aggiungi su Badzu  Aggiungi su Facebook  Aggiungi su OKNOtizie  Aggiungi su Twitter  Aggiungi su Windows Live  Aggiungi su MySpace  Aggiungi su FriendFeed

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog