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61. Lontana e sola

Creato il 15 novembre 2011 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su novembre 15, 2011

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Cosa pensavano i sovietici, il mondo comunista, la sinistra mondiale dell’evento che teneva tutti col fiato sospeso? (Tutti: chi aveva il tempo di pensare, di leggere, d’interrogarsi).
Il nome di Cuba risuona anche sui campi di altri paesi del mondo che lottano per la propria libertà, con un solo significato.
Ricordo che sembrava vivo: gli occhi aperti, i capelli arruffati; la barba incorniciava il viso solo un po’ sbiancato.
Era una svolta, indubbiamente, rispetto alla chiusura, al muro impenetrabile che era stato alzato.
E’ l’immagine di ciò che si può ottenere mediante la lotta rivoluzionaria, la speranza in un mondo migliore.
Anzi, pareva sorridere: gli occhi sereni, gli incisivi che ammiccavano attraverso le labbra carnose e semiaperte.
Temevano, però, che tutto si limitasse alle parole: erano più abituati di noi a trasformarle in fatti.
L’immagine per la quale vale la pena di rischiare la vita, di sacrificarsi fino alla morte sui campi di battaglia di tutti i continenti del mondo.
Sulla parte sinistra del collo si poteva vedere una ferita, ma del sangue non c’era più traccia (sangue caldo, a sangue freddo, può sanguinare il cuore, in certi casi?).
La Chiesa può cambiare? Può rinunciare alle proprie sicurezze? Può lanciarsi anch’essa in un agone di cui non conosce l’esito in anticipo (non prevarranno?).
E non soltanto in America, ma in tutti i paesi del mondo in cui si sviluppi il conflitto, si sviluppi la lotta rivoluzionaria (ricordo gli occhi, così determinati, sembravano fissare un punto: la bandiera? la donna? ahi che la morte mi attende, prima di giungere a Cordova).
Dicono che Mario Teràn sparasse più colpi, dopo che lui gli aveva detto – cosa gli aveva detto? Spara, vigliacco, che stai per uccidere un uomo. Oppure: Stia tranquillo, lei sta per uccidere un uomo.
Pensavano che la Chiesa volesse ingraziarsi gli operai, che aderivano sempre più numerosi ai movimenti di sinistra.
Hanno cercato di liquidare l’Algeria, ma l’Algeria è libera; cercano oggi di liquidare il popolo del Vietnam, ma il popolo del Vietnam è più forte di loro e continua, giorno per giorno, ad aggiudicarsi nuove vittorie e fa pagare all’imperialismo, col sangue dei suoi soldati, l’immensa quantità di vittime che l’imperialismo miete tra il popolo del Vietnam del Sud.
L’ufficiale fumava tranquillo, con un sorriso beffardo appena mascherato; gli occhi di lui – del cadavere, dico – sembravano guardarlo con pietà; gli occhi di un uomo libero, che prima di morire aveva fatto notare alla maestra l’accento sbagliato di una parola scritta alla lavagna.
Era questo il motivo per cui prendeva le distanze dal capitalismo? Qualunque fosse la ragione, avrebbe potuto portare risultati, interpellare le coscienze, in un modo o in un altro.
E la lotta continua e continuerà sino alla vittoria.
Gli sciolsero le mani, ormai non poteva più nuocere – il cadavere dico. Puledra nera, luna grande, e olive nella mia bisaccia. Benché sappia le vie, non giungerò mai a Cordova.
Pensavano che una messa bella e comprensibile servisse ad attirare più lavoratori. Ma che importa? Se il mondo cambia, c’è speranza. E’ il nuovo la rivoluzione, il vecchio lasciamolo ai morti.
Iniziò persino prima della nostra, nel Nord, si consolidò prima che la nostra rivoluzione potesse arrivare trionfante all’Avana, ma oggi deve continuare a lottare.
Gli sciolsero i polsi lentamente, perché ormai non poteva più abbracciare, né sparare – Ahi, come lungo è il cammino! Ahi, mia brava puledra! Ahi, che la morte mi attende prima di giungere a Cordova! Cordova. Lontana e sola.


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