O Gebo e a sombra di Manoel De Oliveira
Ciò che impressiona è l’inesauribile forza provocatrice di un uomo, che raggiunta la veneranda età di 104 anni, di cui 80 di onorata carriera, nonché unico regista al mondo che ha attraversato – e a volte anticipato- generi e correnti perpetua una lotta di classe attraverso la narrazione filmica . Ma esaurita la celebrazione dell’arte di pancia, quest’ultima fatica, tratta da una pièce del 1923 di Raul Brandão, tira avanti con stanchezza il modus del teatro vivo spingendo (ancor più lontano) lo spettatore dall’idea fondante: parlare della crisi economica attraverso le vicende di una famiglia povera sul finire del XIX secolo. Cast d’eccellenza per un film che sembra l’ultimo saluto prima degli applausi.