7 anni

26 marzo 2004
Italia - Ricordo bene quella giornata, chissá perché le giornate prima di un cambiamento si ricordano sempre bene. Non mi si chieda cosa facessi il 25 o il 24 marzo, perché non lo só. Ma ricordo il 26, la vigilia della partenza.
Ecco, quel giorno era un venerdí, come sempre avevo dormito poco, la mattina ero andata a far un giro al mercato, salutando cosí l'abitudine di anni e anni, avevo poi finito di preparare la valigia troppo pesante da portarmi via, e poi mi ero concessa una pausa incontrando e salutando il tipo con cui uscivo in quel periodo, arrivando poi alla sera con un'uscita al pub con tutti gli amici e amiche che avrei salutato per almeno 7 mesi. O cosí credevo...Ero poi tornata a casa all'1, con mia madre che giá dormiva, mentre io mi stendevo sul divano, aspettando le 3 quando i miei amici vennero a prendermi per portarmi all'aereoporto di Milano, che mica potevano farmi partire da Venezia quei bifolchi dell'agenzia d'animazione...E cosí quel 26 marzo non ho chiuso occhio, cercando di viverlo al massimo, facendo tutto ció che di solito facevo, incontrando quante piú persone potevo, salutando tutti come se fosse l'ultima volta che li vedevo. E in effetti per qualcuno é stato cosí, purtroppo. Una giornata intensa, di quelle che non si dimenticano.
E poi alle 3 di mattina, mentre caricavo le valigie in macchina, mi guardavo intorno, guardavo la mia via, quella in cui non sarei piú tornata a vivere, e dove, attualmente, i miei genitori giá non vivono. Cercavo di imprimere quell'immagine nella mente, l'ultimo sguardo, anche se poi ci son tornata, ma era giá tutto diverso.
Perché lo si capisce quando sta per cambiare qualcosa, quando stai vivendo una giornata differente, quando una decisione puó segnare la tua vita.
E cosí é stato, quel 26 marzo ho vissuto l'ultimo giorno in patria, come italiana residente in Italia, come una 25enne che aveva deciso di cambiare tutto e lasciarsi alle spalle ció che era, partendo senza illusioni, senza sogni da realizzare, se non solo con tanta voglia di cambiare tutto e vivere un'esperienza differente.
27 marzo 2004
Italia/Spagna - Dopo un volo Milano-Barcelona, 10 ore d'attesa in aereoporto, un'altro volo Barcelona-Palma, il tutto insieme a tutti coloro che avrebbero lavorato con me, persone mai viste prima e che sarebbero diventate amiche e amici stupendi, chi per un'estate, chi per tutta la vita, verso le 8 di sera arrivavo a Mallorca, e l'isola mi accoglieva al freddo e con la pioggia.
La notte, su un letto scomodo, condividendo un'umida stanza d'hotel con altre due semisconosciute, mi son chiesta che ci facessi io lí!
Che ci facevo io a Mallorca????
Non nego che mi son data della stupida, imprudente, dicendomi che avevo fatto un errore tremendo, che non ci avevo pensato bene, che dovevo scappare subito da quel posto....Poi son crollata, stremata dalle troppe ore senza sonno, dai due voli aerei, dalle ore d'attesa, dalle chiaccherate con i nuovi colleghi.
26 marzo 2011
Spagna - Stamattina Gabi si é svegliato presto, verso le 7, ma ha dormito quasi tutta la notte. Energico come sempre, dopo le prime capriole sul lettone mi ha allietato con uno dei suoi mega-sorrisi. Mi son alzata e gli ho preparato la colazione, poi l'ho lasciato a Buddha e me ne son tornata a letto, per dormire qualche ora, visto che é sabato, non c'è niente da fare, e mi merito qualche ora di riposo.
La giornata é proseguita come un classico sabato: spesuccia mattutina, pranzo, siesta di Gabi troppo corta, visione di Friends emesso dal canale FDF, passeggiata pomeridiana iniziata dalla spiaggia e proseguita in centro Nerja, con tanto di tappe per salutare varie amiche che lavorano, mentre Gabi non si riaddormentava. Cenetta per Gabi, lui che alle 19 ha giá sonno, io che cerco di sostenerlo un pó, che altrimenti é troppo presto, alle 20 comunque dormiva crollando tra le mie braccia dopo il bagnetto.
7 anni.
In questo lasso di tempo tante cose son successe nella mia vita. Tante volte mi son detta e promessa che in Spagna non ci sarei rimasta. Tante volte mi son illusa che le cose sarebbero cambiate.
Questo paese non lo conoscevo, ora lo conosco. Amo molte cose di lui, altre non le sopporto, alcune non le capiró mai. Per certi aspetti son molto spagnola, per altri non mi tolgo la mia italianicitá di dosso.
Ricerco sempre quella Spagna delle storie, delle leggende, quella del passato, con la sua musica, i suoi colori, quel qualcosa che non si trova facilmente, perché il tempo passa e tutto cambia. A volte mi sento parte di questo mondo, altre mi sento completamente estranea, e mi chiedo cosa ci faccio qui.
Peró son passati 7 anni.
Chissá se in futuro ricorderó cosí bene anche il giorno in cui ho lasciato la Spagna.