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One week

Creato il 14 settembre 2013 da Selena
Una settimana. Intensa, rapida, passata. Da quando sono tornata le settimane mi passano cosí veloci che non mi rendo conto del giorno in cui mi trovo. É quasi finita l'estate, e mi son ripromessa di far sempre qualcosa di nuovo.
Nuovo come quando siamo andati sul trenino che fa il giro di Nerja, una spiaggia nuova e questo é semplice visto il gran numero che offre il paese, e cosí via. Anche sta settimana abbiamo vissuto, io e Pupone, una nuova avventura con gente internazionale a cui non é importato avere tra i piedi, letteralmente, un Pupone che parlava, giocava, anche infastidiva, ma alla fine stava tranquillo. É bello stare in compagnia di gente rilassata!! Ti fa pensare che forse un mondo dove i bambini siano ben accetti non sia impossibile.
Impossibile peró é pensare a un mondo senza violenza, e poi leggi nei libri che devi insegnare a tuo figlio a non usare l'occhio per occhio, dente per dente, quando invece succede che Pupone da un calcetto ad un compagno di classe all'entrata di scuola, senza volerlo perché lui stava ballando, e il bimbetto si lamenta con la mamma, io dico a Pupone "di scusa, stai attento, non colpire gli altri bambini" e l'altra madre dice al figlio "tornagli il calcio!!". Perché é impossibile insegnare ai propri figli che la violenza non é la risposta e che se un compagno ti colpisce, vai a sapere perché, non devi agire in modo uguale. A Pupone un bimbo ha dato un colpo vicino all'occhio, gli ha lasciato un bel segno, la madre dell'altro gli ha detto di scusarsi, questo si é messo a piangere, e Pupone, invece di preoccuparsi del suo occhio, si gira verso di me e mi chiede "perché piange?" "Perché ti ha colpito" rispondo io. E Pupone mi guarda preoccupato e gli dico "digli no pasa nada", e lui verso il bimbo, mano sulla spalla, dice "no pasa nada!!", e finisce li. Ora, se mio figlio lo puó fare, vuol dire che non é un mona (scemo, in dialetto friulano), ma uno che usa la testa e che ho educato a non picchiare. Spero che continui.
Continuano anche i messaggi di amici che mi chiedono come va, e uno che non sentivo da anni si lamenta del fatto che ormai arriva l'etá di metter la testa a posto e che bisogna far figli, manco arrivassero per ordinazione, e mi dice "probabile che avremo gemelli, i nonni son gemelli, ma il mio ego edonistico non so come la prenderá, ho ancora voglia di provar quelle stelle Michelin che tanto mi piacciono". E parla lui che con la moglie da anni vive e viaggia in posti che forse mai vedró nella vita, tra Asia, Oceania ed Europa, e che ha mangiato in sti famosi ristoranti di cui a me, sinceramente, non me ne frega niente, e penso alla risposta da dargli. Ohh, si, hai vissuto la vita, certo, forse un domani ti chiederai ma chi me l'ha fatto fare, ma siamo sinceri, l'avventura vera é questa, nessuno te l'insegna, la vivi e basta. Comunque é una scelta, un caso, ma non un'imposizione. Poi ti ritrovi come me ad emozionarti per delle cose che solo tuo figlio puó darti, a te la scelta.
Scegli di non piangere il primo giorno di scuola, anche quello. Ma non per il distacco, siamo sinceri, non son una di quelle madri modello che vorrebbe suo figlio attaccato tutto il giorno a vita! Io son ben felice di tutti i passi che da Pupone verso l'indipendenza, e ne vado fiera, per me, per lui, perché cresce e son entusiasta di tutte le prime volte che gli appartengono. Peró le lacrime le ho trattenute, il primo giorno, perché mentre eravamo seduti nell'aula, e la maestra dava i cartellini con i nomi chiamando uno a uno i bimbi, e Pupone non vedeva l'ora di avere il suo, quando é arrivato il suo turno lui si é alzato, ha preso il suo cartellino, e vedere quell'entusiasmo mi ha commosso!! Son queste le cose che mi fan commuovere, vedere l'allegria nei suoi occhi, nei suoi gesti, la felicitá delle piccole cose, e non piango perché me ne vado dalla scuola e lui entra e non lo vedo, trattengo le lacrimuccie perché lui é felice, e vuoi mettere che soddisfazione!!
La soddisfazione di un figlio é questa, caro amico edonista, altro che i piatti della guida Michelin e le stelline dei ristoranti che provi una volta e ti prosciugano il portafoglio e poi un giorno non ne ricorderai neanche il sapore, la mia soddisfazione é mio figlio che durante il giorno mi fa anche girar le palle perché vive nel suo mondo e non fa quel che gli dico io, che corre per casa nudo per non farsi vestire, e mangia solo quando ha fame e solo quel che vuole lui, e che urla, piange, ride, fa un caos di tutto e tocca tutto, ma vuoi mettere veder quel visino quando ti dice che sei il suo amore e ti abbraccia e bacia perché "sei il mio amore mamma"...La fase del chimel'hafattofare é passata da tempo, ora casomai son nella fase "ce la posso fare!" quando manca un'ora da metterlo a letto e son ormai esausta.
Esausta settimana che finisce e da lunedí orario completo a scuola, Pupone, da quanto sembra, non ha bisogno di ulteriore inserimento, é contento d'andare a scuola, vediamo come prenderá le 5 ore complete della mattinata.

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