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7 su sette: dando un'occhiata in deutsche bank

Creato il 14 gennaio 2012 da Calcisulcalcio
7 SU SETTE: DANDO UN'OCCHIATA IN DEUTSCHE BANK
Un recente rapporto interno di Deutsche Bank spiega molto bene dove si intende andare a parare con le strategie messe in atto in Grecia e Italia per far fronte alle situazioni economicamente disastrose in cui vertono entrambi i paesi. Le filosofie alla base di suddette manovre appaiono piuttosto diverse da come vengono pubblicizzate dai media, ma questo non vuol dire necessariamente che sia un male (avrà ragione Diabolik o gli economisti tedeschi???...). Per capire più a fondo di cosa stiamo parlando, non sarebbe male prendersi la briga di dare un'occhiata al rapporto completo (clicca qui). Purtroppo però sono ben sedici pagine in Inglese perciò, chi non ha tempo o voglia, può accontentarsi del riassunto che riportiamo di seguito.
Andrea Mariani
Si tratta della privatizzazione di tutto ciò che può tornare profittevole, in quanto tutto viene definito "bene privato". Allo Stato, esplicitamente, vengono lasciati tre soli compiti: ordine pubblico, difesa esterna, politica estera (con qualche limitazione).
I cinque dogmi della privatizzazione:
“Uno: l’esperienza ci dice che le aziende private operano in maniera più efficiente e più innovativa.
Due: (...) In un’attività di mercato il settore dell’economia privata dovrebbe avere la precedenza. Lo Stato non è adatto per assumere il ruolo di imprenditore.
Tre: (...)A parte la promulgazione e l’attuazione di un ordine legale e competitivo da mettere a base del mercato, (il ruolo dello Stato) comprende anche altri compiti sovrani come la sicurezza interna ed esterna, nonché le relazioni estere.Questi sono indicati come “beni pubblici”.
Quattro: dato che l’attività del governo in un’economia di mercato ha fondamentalmente effetti distorsivi, ci deve essere una prova convincente per giustificare il suo coinvolgimento. (...)L'attività del settore privato è necessaria non solo per l’area vasta di beni privati??, ma in linea di principio anche in settori come le infrastrutture e altri, indicati come servizi di interesse generale, ampiamente considerati come parte del dominio pubblico.
Cinque: (...) in linea di principio, ci sono anche i benefici che derivano dalla privatizzazione dei servizi pubblici di interesse generale, ad esempio i servizi idrici, le strutture sanitarie e compiti amministrativi che non attengono alla sovranità. Fondamentalmente, si tratta di beni privati”.
Pierluigi Sollo, Il Manifesto, 13-01-2012

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