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78. il futuro e' nel passato

Creato il 04 gennaio 2014 da Mavi
Oggi ho preso un caffè con alcune mie amiche, è stata una piacevolissima occasione per dire un po' di "cose da donne", per ridere degli altri, ma soprattutto di noi stesse. Ognuna di noi con la sua storia, con la sua vita, tutte diverse, ma così uguali. Tutte alla costante ricerca della felicità. Chi è stanca delle menzogne e degli inganni della vita, chi è fiduciosa, ma non troppo, chi è insoddisfatta delle proprie scelte, chi non vuole scegliere. Alla fine, diceva la mia saggia amica Anna, "corsi e ricorsi", ci crogioliamo in un inspiegabile loop. Dovremmo imparare dal passato, lo dicono anche gli economisti. Ce lo ha insegnato Vico: tutto si ripete ciclicamente, nella vita dell'uomo, come nella storia politico-economica di un paese. Se non ci sentiamo sereni, se viviamo con la sensazione che ci troviamo nel momento e nel posto sbagliato, forse dovremmo tornare indietro, alle origini. Il futuro è nel passato (vero Lilla?), è osservando il passato che si possono fare programmi per il futuro. Molti di noi dovrebbero tornare a coltivare la terra, dovrebbero impegnarsi in un lavoro che sia produttivo nel senso più elementare del termine, un lavoro per il quale occorre sacrificio, che non lasci spazio ad ovvie e banali divagazioni. Oramai è stato detto tutto ed il contrario di tutto. C'è chi ci dice cosa fare e chi ci dice cosa non fare, ma pochi agiscono realmente.Oggi è il quarto giorno del 2014, è l'inizio di un nuovo anno e come tutti gli inizi ha un discreto fascino.
Come cominciare a scrivere su un quaderno nuovo, iniziare a leggere un libro, una rivista. Utilizzare una tovaglia nuova, indossare un abito o un paio di scarpe nuove. Cominciare una dieta, un lavoro, un percorso, un viaggio. L'inizio è una sfida, una scoperta, è la voglia di fare, di scoprire cosa ci riserva l'immediato futuro. In questi giorni cominciamo a stilare l'elenco dei buoni propositi, delle nostre aspettative, ci poniamo degli obiettivi, facciamo progetti.
Quest'anno però ho deciso di non fare alcuna lista, ho deciso di non programmare nulla, non comincerò la centesima dieta della mia vita, meglio assecondare il mio corpo (e la mia anima) e magari camminare un po' di più e poi fermarsi a sorseggiare una tisana; non programmerò grandi cambiamenti lavorativi, ma continuerò a cercare un'alternativa ad un lavoro che trovo altamente frustrante; non programmerò grandi viaggi, ma prenderò dei last minute. Venisse la vita come deve venire, io resterò in piedi e la prenderò di petto, con aria di sfida, come chi è alla guida di una barca e con il vento in faccia cavalca le onde. Vi racconterò altre storie ed in ciascuna di esse troverete un po' di me ed un po' di voi.   

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