Pubblicato da fabrizio centofanti su febbraio 23, 2012
da qui
Che t’importa dei poliziotti che vagano per il locale? Del gestore che continua a sorridere di sbieco? C’è lei che bussa alla porta, con la busta di giocattoli. Non le hai chiesto che giocattoli fossero, magari era stata a un sexy shop, di Amsterdam o Londra, voleva giocare, se provassi a domandare? Il gestore è gesso immobile, il sorriso imbalsamato, i poliziotti ostentano sicurezza e indifferenza scrutando le facce dei clienti, e tu che quasi speri ti diano una lezione.
- Cosa c’era in quella busta?
Lei diventa rossa, forse hai indovinato! Era stata così audace? Provi a studiare lo sguardo dolce e malinconico, la traiettoria dal basso verso l’alto che ti ha folgorato all’improvviso: è la scena di un film? Qualcuno ha comprato il tuo soggetto e questa è la scena decisiva, dove rinunci a tutto pur di portarla fuori, tornare a casa sua, ripetere il momento dell’offerta, sì, venga, venga pure, si accomodi, che cos’ha con lei? Una busta di giocattoli, che tipo di giocattoli? E’ ancora più rossa, non saranno mica, be’, sì, e dove li ha trovati? Sono stata in giro per l’Europa, e ha pensato, sì, ho pensato, venga, venga di sopra, i poliziotti sono a tre tavoli più in là, il gestore è una statua di sale che potresti girarla di qua e di là senza reazioni.
- Vuoi proprio saperlo?
Certo, te lo chiede? Sì, li porti sopra, no, li porto io. Dovresti ricominciare a scrivere da qui, lasciare da parte Marius e le rapine, Berlino, i supermarket: chi te lo fa fare d’imbarcarti in un’avventura come quella? Tanto più che gli agenti sono ormai a due tavoli, dài, descrivila mentre ti guarda imbarazzata e le dici che non deve preoccuparsi; ma sei tu che ti preoccupi, non sai come partire: sbottonarle la camicia? Aprire la busta da cui spuntano oggetti innominabili? Che coraggio che ha avuto, e non si vergognava? Era un altro paese, è vero; a un tavolo più in là controllano le facce ma nessuno se ne accorge, tracannano Guinness come niente fosse, perché non fai lo stesso, chi può averti visto? E poi era Marius che faceva più paura, tu eri in disparte, non vedevi l’ora che finisse, senta, anzi senti, che ci facciamo con roba come questa? Le sbottoni la camicetta morbida, t’impigli nei bottoni come nella Smith & Wesson che non hai mai saputo usare, non eri Marius, sono al vostro tavolo, sei bella, diventa ancora rossa, forse dovresti ricominciare a scrivere. Da qui.