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90′s legends George Weah (by Simone Clara)

Creato il 20 settembre 2013 da Simo785

90′s legends George Weah

90′s legends George Weah (by Simone Clara)

Quel pomeriggio di 17 anni fa (era la prima giornata del campionato 1996-97) decise di diventare il Re di San Siro. Si giocava Milan-Verona e George Weah si rese protagonista di un assolo che fece il giro del mondo. Prese palla all’altezza del secondo palo dell’area di rigore rossonera sugli sviluppi di un calcio d’angolo degli avversari, poi iniziò a correre. Di falcate come queste i tifosi rossoneri ne erano abituati ma quel pomeriggio George voleva esagerare. Superò il centrocampo passando in mezzo a due difensori con una magia, poi si avvicinò prepotentemente verso la porta di Gregori sempre con la palla incollata al piede. Tutto lo stadio si alzò in piedi quando la sua progressione proseguì saltando l’ultimo difensore. Infine la degna conclusione: piatto destro e rete. In questo gol, tutto il meglio di George Weah: classe, istinto, forza fisica. Eleganza e concretezza.

90′s legends George Weah (by Simone Clara)

Di strada ne aveva fatta King George prima di diventare l’idolo del Meazza. Nato a Monrovia (Liberia), ci mise un pò prima di entrare nel grande calcio. Nel 1988 la prima esperienza significativa al Monaco, poi il passaggio nel 1992 al Paris St.Germain, all’età di 26 anni. A Parigi diventa una stella. Vince il campionato 1993-94 contribuendo con 11 reti, ma è nella stagione successiva che si impone anche a livello internazionale. Nella Champions League 94-95 guida i parigini fino alla Semifinale con 7 reti laureandosi capocannoniere del torneo davanti a Litmanen e Romario. Nel 1995 eccolo in Italia. Il Milan lo acquista per 11 miliardi di lire. Qualche critico storce il naso. Il liberiano non è ‘stilisticamente’ perfetto e non è più un ragazzino (29 anni). Lui eredita senza scomporsi il numero 9 di Van Basten e inizia a lavorare per migliorarsi tecnicamente.

90′s legends George Weah (by Simone Clara)

I risultati sono immediati. Segna subito, alla prima giornata contro il Padova. Poi colpisce nel match più importante, contro la Juventus. Impressionante il suo cambio di marcia quando è in giornata così come i suoi coast to coast e le sue zampate di esterno destro. Le sue scarpette rosse divorano il prato di San Siro.

Weah ha conquistato anche il calcio italiano. Vince il Pallone d’oro (primo e unico calciatore africano a vincerlo) e lo scudetto con il Milan al primo colpo.

90′s legends George Weah (by Simone Clara)

 

Le stagioni 1996-97 e 1997-98 sono deludenti per i rossoneri. Weah regala altre perle e altri gol (non tantissimi ma spesso decisivi) ma si trova inserito in una squadra ormai a fine ciclo. Anche in Champions i rossoneri non hanno più lo smalto di un tempo, a cui non basta nemmeno il ritorno di Arrigo Sacchi in panchina. La stagione 1998-99 sembra proseguire sulla scia delle precedenti. Il Milan di Zaccheroni non parte con i favori del pronostico.

I rossoneri non entrano quasi mai nel giro scudetto. Si alternano in vetta prima la Fiorentina poi la Lazio. Con l’inizio del girone di ritorno, i viola perdono colpi mentre i biancocelesti iniziano a sentire la pressione di chi è in vetta. Il Milan inizia a crederci il 9 Maggio 1999, vittoria a Torino contro la Juventus per 2-0, doppietta di Weah. Il sorpasso sulla Lazio si concretizza alla penultima giornata: pareggio laziale a Firenze, successo rossonero contro l’Empoli. La settimana successiva il Milan vince a Perugia conquistando uno scudetto che in pochi avrebbero pronosticato soltanto due mesi prima. Protagonisti del sedicesimo scudetto rossonero il giovane portiere Abbiati, le stelle Maldini e Albertini, Boban, Leonardo, il panzer tedesco Bierhoff e ovviamente Weah. Nel gennaio del 2000, a metà della stagione 1999-2000, lascia Milano a 34 anni per trasferirsi al Chelsea.

A poche settimane dal suo addio si concede il lusso di decidere un derby al 90′ con una frustata di testa, il miglior modo per salutare i tifosi rossoneri.

Il bilancio complessivo con il Milan è di 147 partite e 58 gol così distribuiti: 114 partite e 46 gol in Serie A, 19 partite e 5 gol in Coppa Italia, 12 partite e 7 gol nelle Coppe Europee e 2 partite senza gol in Supercoppa Italiana.

90′s legends George Weah (by Simone Clara)

L’esperienza londinese in Premier League con i Blues dura soltanto 6 mesi: vince la Fa Cup anche se colleziona soltanto 11 gettoni e 3 reti, di cui una all’esordio contro il Tottenham.

Nel 2000 passa al Manchester City, ma anche qui non va benissimo e a Gennaio 2001 torna in Francia dopo dissapori con il manager dei Citizens Joe Royle.  Con il Marsiglia disputa un ottima seconda parte di stagione segnando 5 gol in 19 partite. Ma ormai è il canto del cigno. La pantera nera ha smesso di sprintare.

Dopo la parentesi francese Weah si trasferisce negli Emirati Arabi nell’Al Jazira club dove rimane per una stagione intera collezionando 8 presenze e mettendo a segno ben 13 reti.

Alla fine della stagione 2001-2002 George Weah si ritira definitivamente dal calcio professionistico.

Leader indiscusso del suo paese, la Liberia, Weah ha difeso i colori della sua nazionale per oltre un decennio, non riuscendo mai a raggiungere una fase finale di un Mondiale ma diventando il principale punto di riferimento del paese a tal punto di diventare una figura umanitaria e politica impegnandosi a fondo anche dal punto di vista sociale per aiutare un paese uscito da una guerra civile. Un campione dentro e fuori dal campo. Anche se nella memoria collettiva di tutti rimarrà per sempre quel pomeriggio di 17 anni fa…


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