Sul tavolo dei magistrati di Bari sono finiti i nomi di 8 società della galassia Finmeccanica o che abitualmente lavorano con la Protezione Civile. Società con la quale il clan Tarantini aveva messo le mani. Nel fascicolo ,dove sono presente le 8 società, ci sono le intercettazioni tra Tarantini e i manager della società ai quali arrivava grazie ai consigli del Premier Berlusconi.
Fu il Premier a mettere le mani dell’allora capo della Protezione Civile il depliant del gruppo Intini , di cui Tarantini era consulente. I magistrati dovranno valutare se la mediazione di Berlusconi configuri o meo un reato.
Guarguaglini , presidente di Finmeccanica, afferma che non vuole fare passi indietro. Quindi niente dimissioni. Intanto si saprà cosa ha deciso di fare il Procuratore di Bari, Antonio Laudati, dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio, favoreggiamento e violenza privata. Agli atti ci sono verbali dell’ex sostituto procuratore Giuseppe Scelsi, altri magistrati e finanzieri, tra questi c’è il colonnello della Guardia di Finanza , Salvatore Paglino, che Laudati fece arrestare per una storia di stalking ( lo denunciò Terry De Nicolò una delle escort a casa di Berlusconi).
Insomma pressioni di Laudati sui suoi sostituti , sugli investigatori e pressioni, o consigli, agli avvocati sul caso escort a Bari. Quaranta, il legale Tarantini, aveva appuntato su un foglio le indicazioni suggeritegli da Laudati.
Laudati, secondo Scelsi che lo racconta al Csm, fece pressione anche sui gip, giudici delle indagini preliminari che, per mestiere, si pronunciano sulle richieste dei Pm. A Laudati il loro comportamento non andava bene.
Il procuratore arrivò a Bari votato all’unanimità dal Csm “Aveva un curriculum impeccabile” sostengono. Un magistrato che arriva nella città dove si indaga su Tarantini e Berlusconi provenendo direttamente dal Ministero della Giustizia , dove dirige gli Affari Penali e dove il Guardasigilli è Alfano. Un capo dei Pm che fa una riunione con la Gdf e fa capire che comanda solo lui e che con l’indagine Tarantini bisogna andarci piano.