Jonh Kerry, il segretario di Stato Usa, ha cenato con Hitler. O meglio, col suo erede siriano, Bashar al-Assad. Lo prova in modo evidente una fotografia che sta facendo il giro del mondo, spuntata sul Daily Mail. Correva l’anno 2009 e l’allora senatore Kerry – dobbiamo immaginarlo – ignorava totalmente di quali orrori fosse capace il presidente della Siria, lo stesso che oggi, non decenni bensì solo quattro anni dopo, non esiterebbe a bombardare. La cena, tenutasi probabilmente in un ristorante di Damasco e con la presenza, fra l’altro, della moglie di Assad, sembra infatti svolgersi in un clima disteso, amichevole verrebbe da dire. Dunque Kerry era sicuramente all’oscuro di chi avesse davanti: quale anima democratica, infatti, riuscirebbe a condividere un pasto nientemeno che col Führer in persona? Impossibile.
Battute a parte, Kerry a quel tempo era senatore del Massachusetts e guidava la delegazione Usa in viaggio in Siria per discutere – manco a dirlo – di idee e progetti per favorire la pace nella regione. Di certo, visto il clima incandescente di queste settimane, quella cena non ha purtroppo prodotto esiti fruttuosi. Anzi. Però un dubbio viene: se Jonh Kerry ha già cenato una volta con Bashar al-Assad, perché non può rifarlo? Se nel 2009, come abbiamo detto, quell’incontro non ha avuto sbocchi decisivi, non significa che non possa averli oggi, che quegli sbocchi sono peraltro drammaticamente necessari. Ci pensi la Casa Bianca, e soprattutto ci pensi Kerry, che col presidente siriano ha già avuto almeno un incontro intimo e appartato. E non si venga a dire che allora, quattro anni fa, Assad, godeva di magnifica reputazione: tutti sapevano chi fosse. Eppure non si tiravano indietro da incontri con lui. Le prove, in questo caso, ci sono davvero.