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A che punto è il tuo sviluppo morale?

Da Ciraolo

Stadi dello sviluppo morale

Foto | Flickr

Moralità: ce l’hai o non ce l’hai.

Forse è vero, ma solo in parte. Se fate parte della nutrita schiera di evasori fiscali italiani, se non pagate il biglietto del bus per protesta contro il colore delle divise degli autisti, così demodé, se avete tagliato a pezzettini il vostro collega (si, proprio “quel” collega), lo avete sotterrato e ora vi ritrovate a leggere questo post bevendo un whisky alla sua (fu) salute, o anche se vi siete limitati a sputargli nel milkshake, se dite le bugie (esclusivamente a fin di bene, si capisce), se spettegolate senza ritegno e vi giustificate dicendo quando ce vò ce vò o se avete più volte augurato al vostro capo le peggiori malattie intestinali, non è detto che siate degli essere amorali, per quanto la vostra personalità possa aver raggiunto un maggiore o minore grado di spregevolezza.

Più semplicemente, è possibile che il vostro sviluppo morale non abbia ancora raggiunto gli stadi più elevati.

La teoria di Kholberg.

La teoria di Kholberg è una delle prime teorie che, in psicologia, si sono occupate dello sviluppo morale. Siamo a cavallo tra gli anni 50 e 60 e parliamo, principalmente, di bambini. Lo sviluppo morale secondo i 6 stadi (o “fasi”, che dir si voglia) postulati dallo psicologo statunitense ha ricevuto (in parte a ragione) varie e variegate critiche, ma nonostante ciò resta una delle teorie sullo sviluppo morale più studiate nei peggiori bar di Caracas.

Così, giusto per fare due chiacchiere, vediamo quali sono le fasi individuate da Kholberg e proviamo a riflettere su quale sia la fase nella quale attualmente si trova ognuno di noi.

Prima della Moralità.

I primi due stadi sono quelli tipici dell’infanzia. Non esiste ancora un vero e proprio “senso morale” ma si valuta il proprio comportamento sulla base delle punizioni (non delle “bastonate”, eh, che non sono più di moda: non fate i primitivi coi vostri figli) o dei vantaggi che questo può portare.

1) Paura della punizione: il bambino obbedisce alle regole per evitare una punizione. La trasgressione alla regola sarà considerata tanto più grave quanto più grossa sarà la punizione.

2) Uno scambio per ottenere vantaggi: il bambino si adegua alle regole per ottenere ricompense e vantaggi secondari.

La moralità come convenzione.

Gli stadi numero 3 e 4 rimandano all’accettazione di regole e norme che sono ritenute valide dalla società non più in base a premi e punizioni “concreti” ma bensì, per così dire, “relazionali”. Se queste fasi non arrivano in adolescenza, il rischio è che si stia andando incontro ad un disturbo di personalità. Queste sono anche le fasi più frequenti in età adulta, perché le successive sono considerate troppo “alte” da raggiungere per la maggior parte delle persone comuni.

3) Il bravo ragazzo: in questo caso si rispettano le norme per rispondere alle aspettative dei genitori o (soprattutto) della comunità in cui si vive e che fa da punto di riferimento.

4) Mantenimento dell’ordine sociale: le regole sono importanti in quanto utili per mantenere la società “in ordine”. Ordine senza il quale la vita di ognuno sarebbe esposta a notevoli e numerosi rischi.

Accettazione dei principi morali.

E qui entriamo nell’ambito dei grandi pensatori. Secondo Kholberg questi stadi sono accessibili esclusivamente ad una minoranza: certamente tutti siamo in grado di comprenderli, ma ben pochi sanno “viverli”.

5) Morale del contratto sociale: a questo punto il desiderio non è più quello di un obbedienza passiva rispetto alle leggi, ma di una partecipazione attiva perché la società sia migliore.

6) Coscienza e principi universali: in questo caso la persona non si limita a seguire le leggi, ma fa leva sui saldi principi morali della propria coscienza per guidare il proprio comportamento. Qualche esempio? Oskar Schindler, Mahatma Ghandi, Giordano Bruno, Silvio Berlusconi *.

* Oggi innauguriamo un nuovo gioco: trova l’intruso! Qual è, tra i quattro personaggi proposti, l’intruso? Ai vincitori una partecipazione come pubblico a “C’è posta per te”.

Questo articolo è stato scritto da Andrea Ciraolo.

A che punto è il tuo sviluppo morale? è stato pubblicato da Andrea Ciraolo.


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