A Claudio Scajola

Creato il 18 marzo 2011 da Dallenebbiemantovane

Inaugura oggi una nuova rubrica del blog.
La spazzatura politica che quotidianamente tenta di sommergerci è talmente tanta e puzzolente che la vostra scrivana non ce la fa, no, non ce la fa più, a contenere tutto il marciume nella consolidata rubrica Suburra.
Ai caduti, ai martiri, ai pretoriani, ai volenterosi masochisti del centrodestra essa è votata e vocata.
E, dato il carattere elegiaco della faccenda, si intitolerà "Antologia di Spoon River", nella consapevolezza di aver utilizzato versi sciolti. 

A Claudio Scajola

Morii la prima volta
per colpa di un esimio rompicoglioni;
pensate un po', voleva
del contratto col ministero il rinnovo.
E soffrii, non per la mia persona,
ma per aver fatto invano collegare
Roma ad Imperia con un volo ad ministrum.
Mi fu fatale la seconda volta
una meravigliosa dimora
con vista sui dolci
felini del Colosseo.
Non lo sapevo, misero me,
che aveva messo Anemone i soldi
anche se a rogito ci andai io.
Soffrii, non per la mia persona,
ma per il rallentamento delle splendide sorti
dell'italico nucleare.
Mi richiamarono poi,
il mio impavido cuore tremò:
mi odiava metà partito,
mi disprezzava l'altra.
Mi freddò infine la corta lama
d'un geloso ascaro di Bondi,
da gladiatore travestito
per foto con i turisti.


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