Dopo l’ispettore Zenigata, un altro personaggio dei manga giapponesi presta il nome a un ristorante milanese. È Sampei, il pescatore più famoso del globo. Il suo faccione adesso campeggia in corso Vittorio Emanuele 24/28 (ingresso in largo corsia dei Servi, tel: 02 49530600), a 1 minuto da San Babila, in questo ristorante che è un misto di Giappone e chiccheria in salsa milanese, tipica della zona centrale di Milano.
Cosa si mangia? Poco sushi (ma c’è), tanto di altro, niente di stravagante.
Sashimi, tofu, spezzatini e ravioli per antipasto, okonomiyaki, noodle, riso e pesce misto, ma anche polpette di carne, spiedini, tagliate di manzo e qualche insalata che forse non ha i sapori orientali ma saprà accontentare gli avventori i cerca di qualcosa di diverso. Tante le fritture, e sfiziose. Per il momento nella carta è presente solo un dessert, il gelato al tè verde.
Cosa si beve? Principalmente vino, italiano. Ci sono, però, anche quattro tipi di sake e l’immancabile birra Asahi.
In sostanza, diciamo che Sampei non sembrerebbe essere nato per far vivere la vera atmosfera giapponese, ma ci ripromettiamo di andare a riprovarlo, prima o poi, per vedere se sarà migliorato. Se l’intento era quello di offrire alla clientela milanese cibo giapponese da mangiare in un locale molto italianizzato, invece, l’obiettivo è stato centrato.
La buona notizia? I prezzi. Nonostante la zona, non è caro. Si parla di antipasti che vanno dai 5 ai 22 euro, okonomiyaki 7-12, noodle e riso 6-12, pesce 6-15, carne 5-15, insalate 7-9, fritture 5-12, dessert 5. I sake dai 6 (il bicchiere) ai 12 (300ml), vini di diversi prezzi. Birre 4-7. Acqua 3 euro, bibite 5.
Ringraziamo La via del sake per averci fatto passare una serata che, nonostante gli intoppi dell’inaugurazione in pompa magna, è stata molto piacevole