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A Palermo i gay e lesbiche del gruppo Ali d'Aquila scrivono ai sacerdoti palermitani

Da Ganimede

Lettera inviata dal Gruppo Ali d'Aquila di Palermo l’8  aprile 2010, presentazione della lettera di Roberto del gruppo palermitano

Carissimi, vorrei condividere con voi tutti, l'iniziativa che il mio
Gruppo Ali d'Aquila, lesbiche e gay cristiani di Palermo ha realizzato proprio in questi giorni e che vi accennavo ad Albano Laziale nella mia personale testimonianza

Ciascuno di noi proviene da diverse chiese, parrocchie, gruppi e movimenti; e sa benissimo cosa significa vivere all'interno di queste realtà fingendo, nascondendo la propria omoaffettività con la paura di essere scoperti, giudicati, condannati e infine allontanati dal "gregge" perché "pecore nere" appestate... Alcuni del nostro Gruppo hanno subito tutto questo...
Sappiamo bene però, che all'interno delle nostre chiese, all'interno dei gruppi che ruotano attorno alle parrocchie, continuano ad esserci tante ragazze, tanti ragazzi che per timore si nascondono, fingono, oppure si sono confidati con il proprio parroco della loro omosessualità in confessione con la promessa di "non farlo più" e hanno dato l'assoluzione con uno schiaffetto bonario... o peggio, li hanno indirizzati da un esorcista o da uno psicologo...

Molti sono i Presbiteri e i Pastori che, forse per ignoranza, forse per partito preso, non conoscono i nostri Gruppi di gay e lesbiche cristiani. Ed è per questo che il Gruppo Ali d'Aquila, ha scritto a loro una lettera proprio per farsi conoscere, per uscire allo scoperto ed iniziare un dialogo con quei Sacerdoti, con quei Pastori che vorrebbero conoscere e capire di più per indirizzare i giovani che vivono una situazione di disagio la propria omoaffettività.
La lettera che abbiamo scritto è solo il primo passo verso di loro... nell'attesa di una loro risposta, inizieremo a bussare alle loro porte per iniziare una conoscenza reciproca per un possibile dialogo che speriamo si trasformi in collaborazione... Con questa speranza nel cuore, vi trascrivo di seguito la lettere che abbiamo indirizzato a loro.
A Palermo i gay e lesbiche del gruppo Ali d'Aquila scrivono ai sacerdoti palermitani
Testo della lettera inviata ai sacerdoti di Palermo dal Gruppo Ali d'Aquila di Palermo
Caro Sacerdote, Ti scrive il gruppo Ali d'Aquila, che è nato a Palermo nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali.
Ci riuniamo periodicamente nei locali attigui alla Chiesa di San Francesco Saverio sita in Piazza San Francesco Saverio all’Albergheria, partecipando attivamente alla vita di quella comunità, alla messa domenicale ed alle altre sue iniziative. Siamo un gruppo cristiano che, in relazione alla comune dimensione omoaffettiva, propone un percorso di crescita umana e spirituale.
Vorrai tenere presente, nella Tua azione parrocchiale e pastorale, dell’esistenza del Gruppo e, ove lo riterrai opportuno, comunicare alla comunità tutta a Te affidata ed ai giovani in particolare del cammino di crescita umana e spirituale che stiamo percorrendo; ciò al fine di consentire a tutti coloro ai quali ci rivolgiamo o che eventualmente vivono in una situazione particolare e di disagio, di prendere contatti con il Gruppo Ali d’Aquila, dove potranno trovare un clima di rispettosa accoglienza e di amichevole aiuto.

Ci piacerebbe incontrare anche Te, oltre che gli altri sacerdoti, per instaurare un dialogo proficuo in Cristo. Ti ringraziamo anticipatamente per la disponibilità e l’attenzione.


Un fraterno saluto in Cristo Gesù.
Il Gruppo Ali d’Aquila


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