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A proposito della funzione dei cimiteri

Creato il 28 luglio 2014 da Laotze @FrancoTorre1953

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?” (“Dei Sepolcri”, Ugo Foscolo).

Anche se inutili per i morti, i cimiteri e le tombe hanno però, secondo Foscolo, una loro utilità, almeno per i vivi: rappresentano infatti il luogo dove gli esseri umani possono recarsi per poter coltivare l’illusione di “parlare” con i propri cari non più vivi.

La domanda che mi son sempre fatta a questo proposito non ha però a che fare con questo evidente e insopprimibile bisogno d’illusione, un’illusione tanto vana ma non per questo meno resistente (gli esseri umani hanno bisogno di certe illusioni per poter vivere, così come hanno bisogno dell’aria per respirare), ma col fatto che per poter “parlare” con i propri cari ci si debba recare in un determinato luogo, appunto in un cimitero.

Questa cosa proprio non la capisco; quella di doversi recare in un cimitero per “parlare”, per “confidarsi” con un morto, per chiedergli aiuto, per cercare conforto, è proprio una cosa che non riesco a spiegarmi.

Non pretendo certo di trovare un senso dove questo non c’è, ma almeno una spiegazione comprensibile, anche se priva di senso logico.

Ma cosa c’è in un cimitero, nel luogo dove sono state sepolte le persone a noi care?

Cosa c’è, oltre al ricordo di quelle sepolture, di quei momenti così pieni di dolore?

Niente, solo terra, polvere e marmi.

Per ricordare una persona a noi cara, per poterci “parlare”, per potercisi “confidare”, non è assolutamente necessario recarsi nel cimitero dove è stata sepolta.

Ciò che rimane delle persone a noi care, che ci hanno voluto veramente bene, alle quali noi abbiamo voluto veramente bene, il loro ricordo, fa parte di noi, vive in noi, è dentro di noi, in nessun luogo esterno a noi.

Recarsi in un determinato luogo (il cimitero dov’è avvenuta la sepoltura di una persona a noi cara) per poterci “parlare”, per poterle “dire” che non l’abbiamo dimenticata,  che è sempre nel profondo del nostro cuore, è una cosa assolutamente priva di senso, una delle tante cose senza senso di cui è piena la vita di tante persone.



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