Ho un vago ricordo di un dolce che mangiavamo a casa nel periodo di Pasqua, già il nome è molto incerto: scarcedda o scarcella. Certo che scarcedda si adatta di più al dialetto pugliese, al contrario scarcella sembra più italianizzato.Ho deciso che si chiamava "'a scarcedd"(traduzione: la scarcella) :))Nei miei ricordi questo dolce era fatto con un impasto panoso ma dolce, rotondo o a forma di cestino, con dentro un uovo sodo. Aveva sopra dei confettini colorati, molto usati nei dolci meridionali di un tempo. Lo mangiavamo al mare il giorno di Pasquetta. Non ricordo se lo faceva mia madre oppure se lo comprava già fatto, il tempo sbiadisce molti ricordi.Quest'anno mi è venuta voglia di farlo, nel web ho trovato tante ricette ma quasi tutte prevedevano pasta frolla oppure un impasto con lievito per dolci. Mi sembravano lontani mille miglia dai miei ricordi, allora l'ho fatto liberamente riveduto e corretto, usando l'impasto base nr.5 della Cuochina, tanto comodo e adatto a molti tipi di lievitati.Anche questa volto ho fatto due impasti, come per la colomba.Sono molto soddisfatta di come è venuto, di certo non ha niente a che vedere con le scarcedde o scarcelle del web, ma a me sta benissimo così.Gli ingredientiPrimo impasto
- 100g di licoli (licolfico) molto attivo
- 1 uovo
- 40g di latte
- 30g di miele+20g di zucchero vanigliato
- 180g di farina di forza
- 1 cucchiaino di polvere aromatizzata
- 1/2 cucchiaino di aroma arancia
- 35g di latte
- 40g di burro+20g di olio evo
- 70g di semola rimacinata
- 1/2 cucchiaino di sale
- zucchero e matcha per granella
- 1 uovo sodo
- latte e burro per spennellare
A sera tardi (saranno state le 24:00 circa), ho preso 200g di impasto (con il resto ho fatto dei panini, buonissimi!!!), ne ho messo da parte 40g ed il resto l'ho diviso in tre parti con le quali ho formato una treccia che ho chiuso in cerchio. Sulla giuntura della treccia ho appoggiato l'uovo che avevo fatto bollire nel pomeriggio, senza sgusciarlo. Con i 40g di impasto ho fatto due cordoncini per fermare l'uovo con un incrocio.
Ho coperto a campana, poi con un canovaccio, l'ho messo nella copertina di pile e fatto lievitare per tutta la notte.Prima di andare a letto ho fatto la granella: ho mescolato 5 cucchiai di zucchero vanigliato, 1 cucchiaino di polvere di matcha ed un cucchiaino di acqua, ho amalgamato e fatto asciugare tutta la notte. ben allargato su carta forno.
La mattina successiva ho spennellato la scarcedda con latte tiepido e poco burro, cosparsa di granella al matcha e fatta cuocere in forno a 220°C per 10 minuti e a 200°C fino a cottura (nel mio forno a gas ci ha impiegato in tutto 30 minuti circa)
Prima dell'ultima lievitazione, l'uovo era in piedi, ma durante la notte si è piegato orizzontalmente scappando fuori dai fermi che avevo fatto con i cordoncini di impasto. Gli ho lasciato la possibilità di mettersi comodo, come meglio credeva ed il risultato è questo :)Anche questa Scarcedd è per la màdia dei lievitati della Cuochina
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