26 gennaio 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Rosa MaiuccaroSummary:
A spasso con i dinosauri (Walking with Dinosaurs 3D) è la rivisitazione per il grande schermo dell’omonima serie televisiva inglese. Il grande successo internazionale della produzione della BBC aveva rappresentato il tramite per far conoscere ai più piccoli creature preistoriche attraverso la ricreazione all’avanguardia CGI (grafica computerizzata). Il film, basato sulla sceneggiatura di John Collee, è diretto da Neil Nightingale e Pierre De Lespinios e non può certo essere lodato. In effetti non ci siano grandi cambiamenti a livello di trama rispetto alla versione televisiva ed è apprezzabile il tentativo di attirare l’attenzione del pubblico di ogni età con l’accattivante narrazione di Kenneth Branagh (doppiato in italiano dal grande Gigi Proietti). Tuttavia, gli ideatori del film hanno preferito un approccio più simile a quello di un cartone animato, allontanandosi da quell’approccio documentaristico che aveva rappresentato la sua cifra stilistica. A confronto L’Era Glaciale sembra adottare uno stile addirittura più documentaristico.
Se lo scopo era quello di interessare spettatori di un’età compresa tra i 10-15 anni, l’intento fallisce miseramente a causa della natura troppo infantile del materiale a disposizione. Il nostro eroe è un pachirinosauro (dinosauro erbivoro) di nome Patchi, un cucciolo che rimarrà solo, a seguito di un incendio durante il quale i suoi genitori si sacrificheranno per salvarlo da un temibile gorgosauro (un dinosauro carnivoro simile a un tirannosauro). Patchi seguirà la sua tribù che migra verso sud durante l’inverno e verso nord in primavera. Durante uno di questi viaggi si innamora dell’avvenente Juniper e si batterà violentemente per la leadership della sua specie con il fratello Scowler, una testa calda che prende il controllo della tribù salvo poi condurla alla catastrofe.
Il mondo epico di A spasso con i dinosauri
I maschietti potranno subire solo momentaneamente il fascino dei dinosauri per poi cedere alle lusinghe delle nuove principesse Disney di Frozen, avanti anni luci in termini di intrattenimento per bambini. E’ francamente improbabile che un bambino maggiore di 8 anni possa reggere novanta minuti di A spasso con i dinosauri senza annoiarsi. Vi è una totale la mancanza di trovate divertenti, per non contare i continui stop dell’azione per comunicare allo spettatore il nome latino del dinosauro(!). Stiamo parlando di un film davvero poco innovativo dal punto di vista narrativo che è un surrogato di Dinosauri (2000) della Disney e del documentario La Marcia dei Pinguini (2005). Tuttavia, il grandissimo fascino a livello visivo è favorito dalla CGI (grafica computerizzata) ed il 3D è funzionale per far vivere ad un pubblico di grandi e piccini l’esperienza di un mondo preistorico emozionante ed epico. I dinosauri sono infatti disegnati in maniera impeccabile e, soprattutto in termini realistici, senza che si intraveda alcun tratto simile ad un cartoon. Inoltre la messa in scena del film fonde l’animazione digitale con riprese girate dal vivo negli scenari mozzafiato dell’Alaska e della Nuova Zelanda. Il resto è tutto da rifare. A spasso con i dinosauri avrebbe dovuto essere divertente ed informativo in egual misura in mentre nella pratica fa rimpiangere i tempi dell’amato Jurassic Park.
A spasso con i dinosauri 3D sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 23 gennaio 2014, distribuito da 20th Century Fox.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
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