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A terra, scollegata, una presa.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Cuore

Il cappotto sulla sedia, alla porta davanti al bancone parlano due donne e due uomini. Una è la barista che, sì, parla, ma va anche in giro a controllare i tavoli e a nascondersi nel buio di magazzini pieni di birra. Gli altri tre sono dei clienti: una coppia, si piacciono, lo sanno, ma non osano dirselo; l’altro, solo al bancone, è solo, ma è cool.

Nell’angolo c’è una presa bianca, poggiata a terra, con la sua coda elettrica che scappa dietro un palchetto in legno: scomoda, scollegata, sconnessa. Alle pareti ci sono disegni di fiori verdi: la luce che ci cade sopra è rossa, e fa rosso anche il marrone dei tavoli e delle sedie. In aria gira una musica che sarebbe proibita se il padrone avesse dei buoni gusti in quanto a musica, ma non lamentiamoci troppo, ché la birra è ottima qui al Lange Nacht Pub.

Vengo spesso qui, perché il Lange Nacht Pub, steso tra Tempelhofer Park e Hermannplatz, è il luogo di incontro preferito di personaggi di una storia che ancora non è scritta ma di cui esiste già un inizio, delle vicende, e forse pure una fine.

Da qualche parte nella mia testa, esiste tutto, o forse no.

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