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A Torino arriva la raccolta dei farmaci inutilizzati

Creato il 24 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
A Torino arriva la raccolta dei farmaci inutilizzati mar 24, 2014    Scritto da giuliaporzionato    Attualità, Piemonte, Torino 0

A Torino arriva la raccolta dei farmaci inutilizzati

Nelle ultime ore si sta discutendo su una proposta riguardante un utilizzo alternativo di farmaci ancora lontani dalla data di scadenza, ma inutilizzati. Nelle farmacie torinesi è presente da tempo uno scatolone contrassegnato dalla scritta “Farmaci scaduti”, che dal mese di aprile sarà accompagnato da un identico contenitore, dal colore diverso,  la cui etichetta recherà la dicitura “farmaci validi”. Per i cittadini sarà possibile riempirli con i flaconi non ancora scaduti ma che, per qualche motivo, non sono più utili alla singola persona.

Gli scatoloni pieni di farmaci ancora utilizzabili saranno così riciclati e destinati alle persone che non possono permettersi di acquistarli; si evita così non solo uno spreco di medicinali e un aumento dell’inquinamento, ma si incrementa la rimessa in circolo di medicine, rendendole utilizzabili per chi non potrebbe permettersi l’acquisto. Gli enti coinvolti nel progetto sono  Asl, Ordine dei farmacisti, Farmauniti, il Banco Farmaceutico e, com’è ovvio e prevedibile, le farmacie dei singoli comuni.

La giunta comunale ha quindi approvato la proposta del vicesindaco Elide Tisi, che spiega come “Le richieste di farmaci alle strutture caritative sono aumentate fino a diventare una reale urgenza”. La raccolta dei medicinali in buono stato sarà operata dal già citato Banco Farmaceutico, che si occuperà del ritiro degli scatoloni di farmaci concessi dall’Amiat. L’iniziativa è già sorta da tempo nelle città di Milano, Varese e Roma; a Torino sarà in vigore da aprile 2014, sebbene alle spalle vi sia un anno di lavoro. Tra i beneficiari dell’iniziativa vi sono 49 istituzioni caritative; tra gli utilizzatori finali vi saranno quindi Sermig, Camminare insieme, Camilliani, Caritas, Vincenziani e Asili notturni. Come ha riassunto Clara Cairola Mellano, presidente del Banco Farmaceutico: “Noi vogliamo che il mobiletto dove tutti accumuliamo farmaci che spesso non ci servono più ogni tanto venga scaricato.” I medicinali potranno essere consegnati anche in confezioni non integre, e potranno essere sia da banco sia mutuabili, che andrà a sommarsi alle donazioni dei surplus delle industrie farmaceutiche. Non saranno invece accettati i cosiddetti “ausili per non autosufficienti”, come bende o siringhe: “La legge regionale non lo permette, quelli che avanzano vanno distrutti. Avevamo proposto di cambiarla, tutti erano entusiasti, ma poi la cosa si è fermata lì.”


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