Clamoroso ripensamento di Berlusconi: “Sarah l’ho uccisa io”.
“L’Italia è sull’orlo del baratro”. Ma c’è voluto un anno per arrampicarsi.
Berlusconi: “L’Italia è a pezzi, non posso stare a guardare”. Tecnicamente i cocci sono suoi.
Pare che in molti abbiano chiesto a Berlusconi di ricandidarsi. Ma è Ghedini quello che l’ha convinto.
L’ex premier: “L’economia è allo stremo, la disoccupazione alle stelle, il debito aumenta, il potere d’acquisto crolla, la pressione fiscale è opprimente, le imprese chiudono, l’edilizia il mercato dell’auto distrutto”. Ma riformando la giustizia si risolve tutto.
Il 73% degli elettori non vuole il ritorno di Berlusconi. Per fortuna il loro parere non ha mai contato granché.
Il Pdl non vota il decreto sviluppo. A loro gli italiani servono bambini.
Berlusconi ha convinto i suoi senatori ad astenersi. Come tutti i perditempo.
Alfano: “L’esperienza Monti è conclusa”. Per non parlare della tua.
Primarie, vince Bersani. Ora possiamo tornare a smacchiare gattopardi.
Per votare, gli elettori hanno dovuto dichiarare di essere di sinistra. A differenza dei candidati.
I votanti alle primarie di centrosinistra sono stati circa tre milioni. Gli altri erano in coda per i reclami.
(Le primarie sono come l’iPhone 5: file lunghissime per qualcosa che ti illudi possa cambiarti la vita)
Due euro per votare alle primarie della sinistra. Serviranno a finanziarne la ricerca.
Alle primarie si sarebbero infiltrati anche alcuni elettori di destra. Uno addirittura è andato al ballottaggio.
Bersani dopo la vittoria: “E ora un po’ di allegria”. È come se Berlusconi dicesse “E ora un po’ di miseria”.
“Vogliamo governare senza raccontare favole”. Nemmeno quella di Berlinguer?
Bersani: “Voglio un governo di metà donne e metà uomini”. Delusi i minotauri.
Matteo Renzi: “Sconfitta la mia idea”. No, no, eri proprio tu che stavi sulle palle.
“Abbiate la faccia allegra tornando domani al lavoro”. Bella questa attenzione verso le minoranze.
Renzi: “Io credo alla trasparenza totale”. Ma in quel campo Bersani è imbattibile.
Due ore di coda al seggio per Renzi. Ha votato tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello.
(Renzi ha impiegato due ore per votare. Continuava a fare clic sulla matita)
Sulla scheda del secondo turno c’era l’avviso: “Potete votare un solo candidato”. Manco fosse il ballottaggio della Lega.
Bersani: “Agli italiani dirò: non intendo piacervi”. Si vanta del programma già realizzato.
Renzi: “Ho sfondato nelle regioni rosse”. Un’impresa riuscita già alla Wermacht.
Vendola è arrivato terzo. Ma è il primo nella categoria.
Nichi Vendola abbandona il sogno di rappresentare l’Italia nel mondo. Esultano gli interpreti.
A Tabacci l’1% delle preferenze. Avvincente il testa a testa con i cazzetti.
Nei dibattiti televisivi Bersani e Renzi si sono scordati dell’operaio Ilva. Ma al pubblico sono sembrati sinceri.
Renzi: “Dobbiamo rimettere i soldi in tasca al ceto medio”. Sono usanze funerarie etrusche.
Bersani: “Se tanti giovani non vanno all’università c’è un problema”. La sveglia.
Secondo Vendola “le parole di Bersani profumano di sinistra”. Deve avere mangiato un bambino.
D’Alema: “I media erano schierati contro di noi”. La prossima volta regalali a qualcun altro.
Il giorno dopo di Bersani: “E adesso spazio ai giovani”. Ci sono tutti i seggi da sbaraccare.
(Un eventuale governo di centrosinistra si prospetta così instabile che il nuovo inno del Pd sarà un rullo di tamburi)
Vendola: “Ora Pierluigi convinca i miei”. Bersani: “Lo riporto a casa entro le undici”.
Ai seggi delle primarie sono state raccolte tantissime monete da due euro. È davvero venuto il momento di cambiare.
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