Magazine Diario personale

A.A.A. all' aria cercasi

Da All_aria @all_aria

Cominciò tutto così.
Una questione burocratica, una risposta inattesa, un imprevisto.
Ecco, era giunto il momento di deporre le armi e di andare a trovare la pace altrove. Successe, però, che le cose andarono diversamente, che la noncuranza dell’ altrui tempo e fatica ebbero la meglio e che ci cascai, un’ altra volta, risucchiata nel vortice delle responsabilità. Furono, i primi del mese, dieci giorni di bombardamenti, fughe e inseguimenti, passando per successi e rotture di castagne. Si conclusero con pesanti ferite e iraconde follie, ma si conclusero.
A quel punto mi sarei aspettata il riposo meritato, o come minimo la baldoria incontrollata, ma il destino crudele aveva in serbo altri piani per me. Il risultato fu un susseguirsi di deludenti serate, accompagnate da deludenti mojito, ridondanti di banalità e frivolezze di ogni genere in cui ogni spessore tendeva ad assottigliarsi sempre più, sino al raggiungimento del nulla, sotto quel manto di leggerezza non vi si scorgeva nemmeno l’ ombra di una seppur minima essenza. Vidi l’ inettitudine e mi ritrovai sul volto un sorriso, di superiorità, ero rimasta l’ unica a capire. Decisi allora di avvicinare l’ amicizia e allontanare la conoscenza. Arrivai in quel di Romagna, fra confidenze ed intimità, abbracci di chi sa chi sei,  leggerezza ed euforia.
Ma giunse il tempo di tornare, di tornare a sprofondare nelle solite chiacchiere, nelle già note cattiverie, in una nuova incompatibilità.
 
Sento il richiamo della terra, di tutta la terra, viviamo troppo poco per poter chiamare casa un solo posto. E' tutto in discussione.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog