Magazine Politica Internazionale

Abbiamo un nostro uomo in Brasile: le elezioni presidenziali raccontate dai brasiliani/3

Creato il 05 ottobre 2014 da Redatagli
Abbiamo un nostro uomo in Brasile: le elezioni presidenziali raccontate dai brasiliani/3

1) Come ti chiami?
Philipe.

2) Etá?
26 anni.

3) Professione?
Impiegato in un'impresa multinazionale.

4) Quali sono secondo te i tre problemi principali del Brasile?
È difficile citarne solo tre, ma direi:

  • Il brasiliano. Il maggior problema del Brasile è il brasiliano, che vuole sempre avvantaggiarsi sul prossimo. Questo accade quotidianamente in diverse situazioni: nel traffico, al supermercato, a lavoro... Incontri sempre una persona che si reputa più importante e crede di aver diritto a dei vantaggi. Un classico esempio è quando, di fronte a un imbottigliamento, pur sapendo che è proibito passare nella corsia di emergenza, arriva sempre il brasiliano più furbo che infrange questa norma, credendosi superiore agli altri che sono in coda. Il risultato che ottiene, peraltro, è quello di guadagnare appena pochi minuti.
  • L'impunità. Oggi un cittadino può infrangere qualsiasi regola, sapendo che non riceverà punizione alcuna. Chi ha potere economico o conoscenze non verrà mai arrestato in Brasile. Questo accade soprattutto in politica, dove ci sono crimini accertati di manipolazione del denaro pubblico, e le persone coinvolte continuano la loro attività come se niente fosse.
  • L'educazione. La mancanza di un'educazione di qualità genera persone incolte, prive della capacità di analisi critica necessaria per confrontarsi e capire cosa sta succedendo nel paese (per esempio, la corruzione politica). Per questo nessun politico si pone l'obiettivo di migliorare la qualità dell’istruzione.

5) Per chi voterai alle prossime elezioni?
Il mio candidato alle prossime elezioni sarà Aécio Neves.

6) Hai sempre votato il Partito della Social Democrazia Brasiliana?
Sì, perché credo che sia il partito meglio preparato per governare il Brasile. Ad esempio, durante la creazione del Piano Reale (l'introduzione della nuova moneta brasiliana, il real, nel 1994, ndr), l'ex presidente Fernando Henrique Cardoso, all'epoca ministro delle finanze, realizzò un lavoro esemplare nel combattere l’inflazione.

7) Secondo te quali sono gli obiettivi del prossimo Presidente? Cosa deve fare per raggiungerli?
Stabilità e crescita economica, sviluppo di infrastrutture stradali, aeree e ferroviarie, riconquista della fiducia dell'investitore straniero e non. Per raggiungere questi obiettivi, il futuro Presidente dovrebbe sviluppare una politica economica volta alla crescita, concentrandosi inizialmente su una riforma tributaria per incentivare gli investimenti.

8) Cosa pensi dell’istruzione in Brasile? Cosa deve fare il Presidente per migliorarla?
Per migliorare il paese, l'azione principale da intraprendere è quella di una pianificazione sociale di lungo termine, non misure di breve respiro, come sono quelle proposte abitualmente.

9) Cosa pensi della salute in Brasile? Cosa deve fare il Presidente per migliorarla? 
Per migliorare la salute, il Presidente dovrebbe equiparare cliniche e ospedali, far sì che i medici ricevano un degno salario, investire nella ricerca.

10) Cosa pensi della Bolsa Familia?
Teoricamente é un'iniziativa lodevole, ma è diventata un'arma contro il Governo. Oggi esistono un gran numero di brasiliani che non lavorano e non voglio lavorare, per causa della Bolsa. Preferiscono vivere con questa rendita. La Bolsa familia dovrebbe essere organizzata con un controlo maggiore per evitare che le famiglie ne approfittino, accontentandosi di vivere grazie alla Bolsa Familia.

11) Secondo te cosa potrebbe succedere se il tuo candidato non dovesse vincere?
È difficile da prevedere. Indipendentemente da chi vincerà le elezioni, il nuovo Presidente dovrà affrontare problemi economici forti, dovuti al congelamento dei prezzi, come quello della benzina. Il 2015 sarà un anno molto difficile per l'economia e la crescita brasiliana. 

12) Pensi che il Governo dovrebbe agire con maggior forza nelle crisi in Iraq, Palestina e Ucraina?
No, perché la violenza in Brasile supera le guerre che stanno accadendo nel mondo. Non serve a niente intervenire in crisi esterne, se prima non risolviamo i problemi interni. Il Brasile non ha diritto ad assumere una sua posizione riguardo alle crisi e alle guerre, perché non può essere di esempio per nessun paese.

13) Cosa pensi dell’organizzazione dell’ultima Coppa del Mondo di calcio?
Secondo me la Coppa si è svolta in accordo con il modello brasiliano. Dobbiamo ancora imparare molto sul fronte dell'organizzazione dei grandi eventi. Nel 2005 sono stato in Germania durante la Confederations Cup e ho notato che dieci anni dopo il Brasile non è stato in grado di raggiungere il modello organizzativo tedesco. Nel 2016 avremo un altro test importante, i giochi olimpici. Spero che il Brasile riesca a uscirne meglio.

Lorenzo Cane
@twitTagli


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :