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ABKHAZIA: Ucciso in un attentato diplomatico russo

Creato il 10 settembre 2013 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 10 settembre 2013 in Abcasia, Slider with 0 Comments
di Emanuele Cassano

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Il 9 settembre a Sukhumi, capitale della repubblica indipendentista d’Abkhazia, è stato ucciso il primo segretario dell’Ambasciata russa, Dmitri Visherev. Il diplomatico, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Interno, è stato freddato da vari colpi di pistola mentre si trovava in macchina nei pressi della zona in cui risiedeva. L’omicidio, avvenuto verso le 8.30 del mattino ora locale, è stato compiuto proprio il giorno dell’anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. A sparare è stato uno sconosciuto, probabilmente un dipendente dell’ambasciata, il quale ha attaccato Visherev mentre stava rientrando a casa con la sua auto di servizio. Nell’attentato è rimasta ferita anche la moglie.

Al momento, secondo quanto affermato dal Ministro degli Esteri Maxim Gvinjia,  non sembra ancora essere stato trovato nessun possibile movente che abbia potuto portare all’attentato contro il diplomatico russo. Gvinjia non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni a riguardo se non condannare gli autori del delitto. “Coloro che hanno pensato e realizzato questo crimine orribile sono nemici del popolo d’Abkhazia” ha affermato il Ministro abkhazo. Secondo quanto riportato dalle dichiarazioni di un portavoce del Ministero degli Interni, le prove raccolte sulla scena del delitto sono sufficienti per classificare l’omicidio come un attacco terroristico.

Un tragico fatto che torna dunque a scuotere la piccola repubblica caucasica, autoproclamatasi indipendente dalla Georgia nel 1992 in seguito ad una sanguinosa guerra civile e più avanti riconosciuta ufficialmente insieme all’Ossezia del Sud dalla Russia in seguito alla guerra russo-georgiana del 2008. Ed è proprio lo stretto legame con la Russia, la quale svolge il ruolo di garante dell’indipendenza abkhaza, a tenere in vita la piccola repubblica. Quello che esercita Mosca nei confronti dell’Abkhazia non è una semplice protezione, ma un vero e proprio controllo. Il territorio abkhazo vede infatti una larghissima presenza di militari russi a difesa dei confini; la quasi totalità dei finanziamenti che riceve il paese arrivano da Mosca, che praticamente è anche l’unico partner economico di Sukhumi; Mosca riveste inoltre un ruolo di fondamentale importanza nelle trattative di riconciliazione con la Georgia, facendo pesare la posizione abkhaza e ostacolandone una futura riunificazione con Tbilisi.

Proprio questo controllo incondizionato esercitato da Mosca ha fatto sì che le relazioni tra Abkhazia e Russia non siano sempre state rose e fiori. Si sono infatti verificate più volte alcune divergenze riguardo a varie situazioni, come la disputa territoriale riguardante la zona circostante al villaggio di Aibga, piccolo paesino attraversato dal fiume Psou, che divide appunto la Russia dall’Abkhazia; la momentanea sospensione di un finanziamento russo riguardante un importante programma di sviluppo socio-economico, decisione che creerà non pochi problemi al bilancio dell’Abkhazia; o anche solo le tese relazioni tra la Chiesa ortodossa di Mosca e quella di Sukhumi. Inoltre gli stessi abkhazi stanno diventando abbastanza diffidenti nei confronti dell’alleato russo, temendo che le troppe concessioni fatte negli ultimi anni a Mosca possano portare in futuro ad una eccessiva “russificazione” del paese, e quindi ad una possibile annessione alla Russia stessa, il che porterebbe ad una nuova perdita dell’indipendenza; indipendenza ottenuta col sangue e dunque tanto cara agli abkhazi.

Tags: Abkhazia, ambasciata, attentato, Dmitri Visherev, Emanuele Cassano, relazioni diplomatiche, Russia, tensioni in Caucaso Categories: Abcasia, Slider


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