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Aboliamo i senatori a vita

Creato il 20 gennaio 2012 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Federico Catani il 18 gennaio | ore 08 : 04 AM


La Lega Nord è nel caos. Tuttavia i suoi esponenti continuano a lavorare e a farsi promotori di iniziative alquanto interessanti. Tra queste, va segnalata senza dubbio la proposta di legge costituzionale volta ad abolire i senatori a vita. Si tratta di abrogare il secondo comma dell’art. 59 della nostra Costituzione, che così recita: “il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”. La prima firmataria del testo è la deputata leghista Manuela Dal Lago, che vuole impedire il ripetersi di un nuovo caso Monti. Tutti ricordano infatti che Mario Monti, poco prima di essere nominato capo del governo, fu scelto come senatore a vita dal Presidente Napolitano, ottenendo così ben 25.000 euro al mese. Una cifra appena sufficiente per arrivare alla fine del mese.

Dell’inutilità della carica di senatore a vita dovrebbe essere d’accordo la stragrande maggioranza dei cittadini. Perché pagare fior di quattrini a gente che, quando va bene, scalda soltanto la propria poltrona? Ne abbiamo già abbastanza dei politici eletti, figuriamoci di quelli che vengono nominati direttamente dal Capo dello Stato! Alcuni diranno che per mandare avanti la baracca è indispensabile che vi siano persone super partes ed estremamente sagge. Ovviamente nessuno con un po’ di buon senso può pensare una cosa simile. D’altronde, sono i fatti stessi a parlare. Dei senatori a vita si è sentito parlare solo quando erano indispensabili a tenere in vita il governo Prodi, il che peraltro la dice lunga sulla loro presunta imparzialità e sul loro ruolo effettivo. Per il resto, chi ne sa niente? Sono tutte persone, absit iniuria verbis, che definire cariatidi è poco. Però lo stipendio lo prendono eccome! Con tutto quello che già hanno non sarebbe ora di starsene a casa, come peraltro già fanno spesso, cercando di accontentarsi di quel poco che hanno accumulato in tanti anni di brillante ed onorata carriera?

Alla faccia della demagogia e del populismo, se di tagli vogliamo parlare, iniziamo subito dai senatori a vita. Sottraendo loro quel che percepiscono per l’inutile carica, non si risolleverà l’economia del Paese, però qualche opera di beneficienza si potrebbe pure fare. Certo, se aspettiamo l’esempio di Napolitano e Monti, che in materia hanno un leggerissimo conflitto di interesse, stiamo apposto. Dovrebbero agire i partiti. Ma avranno il coraggio di appoggiare la proposta della Lega?


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