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Abyss – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 30/08/2014

Cover Abyss

Wii U Pegi 3 TESTATO SU
WII U

Genere: ,

Sviluppatore: EnjoyUp Games

Produttore: EnjoyUp Games

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 23/08/2012

VISITA LA SCHEDA DI Abyss

Pro-1Prezzo invitante Contro-1Inevitabilmente ripetitivo

Pro-2Buona atmosfera Contro-2Sonoro un po' sottotono

Pro-3Alto grado di difficoltà... Contro-3... Ma a qualcuno potrebbe risultare frustrante

Lo studio spagnolo EnjoyUp Games a molti forse non dirà niente, eppure può vantare una discreta e continuativa presenza su eShop grazie anche a svariati titoli DSiWare e WiiWare, sia come sviluppatore che come publisher, a cui vi potrebbe esser capitato di giocare. Chronos Twins DX, Gaia’s Moon, La-Mulana e il più recente UnEpic per Wii U, sono solo alcuni dei giochi proposti da EnjoyUp. Tra i restanti figura Abyss, che ha fatto la sua prima comparsa nel 2012 per la console Nintendo DS e che per questa recensione abbiamo potuto provare nella sua versione per Nintendo Wii U. Vediamo meglio di cosa si tratta.

abyss-evidenza

Terra, anno 3024

Per avere un minimo di contestualizzazione bisogna ricorrere al manuale digitale e leggersi la storia in cui veniamo catapultati. Nell’anno 3024 la razza umana è a rischio a causa della scarsità di risorse e nel disperato tentativo di reperire nuove risorse energetiche, l’ASAN crea il robot bio-meccanico “Nep2no”. Il tecnologico sottomarino dalle sembianze di un polipo è in grado di resistere anche a profondità estreme ed è per questo motivo che è perfetto per raccogliere le pietre energetiche “Gaia” sparse per i livelli. Un compito che già dalla sua sola descrizione non sembra certo una passeggiata, ed infatti il maggior pregio/difetto di Abyss sta proprio nel suo livello di sfida, complice un sistema di movimento basato su spinte e inerzia. Nonostante i controlli per manovrare il Nep2No siano piuttosto semplici da memorizzare, bastano infatti l’analogico sinistro per impostare una direzione e uno qualsiasi dei pulsanti del GamePad per imprimere una spinta, guidarlo attraverso gli ostacoli naturali offerti dallo scenario richiederà pazienza e sangue freddo. Si può ingrandire, quasi a fare un primo piano, sfruttando i dorsali ‘L’ e ‘R’ ma risulta più una distrazione. Ogni scenario delle 12 missioni della modalità principale è per buona parte immerso nell’oscurità, salvo qualche spicchio di livello illuminato dalle pietre Gaia. Per fortuna il nostro sottomarino dispone di un faro proprio in cima a quella che appare come la testa di un polipo. La luce che ne scaturisce cambia da livello a livello ed è fondamentale per esplorare le profondità e rilevare i profili degli ostacoli. La particolarità di questa fonte luminosa è che con il passare del tempo diminuisce di raggio e di intensità, mettendoci un po’ di fretta nel raggiungere la più vicina luminescente pietra, ma in realtà non deve trarre in inganno il timer presente, serve solo ad indicare il tempo che si impiega per completare la missione in modo da salvare il proprio risultato nella classifica locale. I colori scelti sono accesi e fanno da netto contrasto con il nero, inoltre il barlume emesso dal faro non è totalmente puro, si nota quasi un reticolo che conferisce un effetto granuloso al fondale e regala qualche gioco di luce più o meno intenso e luminoso a seconda della sua ampiezza e degli oggetti coinvolti.

Il confine tra un gioco difficile, ma piacevole da giocare, e uno frustrante è spesso labile. Possiamo dire che Abyss cammina in punta di piedi su questa linea immaginaria, attento a non scivolare troppo verso la frustrazione e la conseguente noia del dover ripetere ogni volta da zero un livello. Nelle fasi iniziali probabilmente vi verrà voglia di spegnere tutto e lasciar stare, ma prendendo confidenza con il veicolo la manovrabilità diventa sempre meno un problema e il gioco si lascia apprezzare anche e soprattutto per movimenti ragionati e calibrati. Piccole spinte date dal ripetuto battere sui tasti permettono al Nep2No di mantenersi sospeso senza schizzare via, rendendo più facili manovre di evasione e controsterzate rapide; a sua volta una spinta prolungata è una buona soluzione per allontanarsi dal pericolo. Insomma, l’equilibrio perfetto è un sottile gioco tra spinte e controspinte, abbandonandosi talvolta all’inerzia, prendendo velocità ed evitando lo scontro. Non farsi prendere dal panico è fondamentale, al primo impatto si farà tutto per un attimo confuso intorno a noi e sembrerà quasi di pilotare una bomba pronta ad esplodere, è quello che il gioco vorrebbe farci credere per spingerci all’errore. Come è normale che sia, il titolo rinuncia alla funzionalità del doppio schermo del DS, dove in basso apparivano tutti i dettagli sulle pietre Gaia raccolte, il tempo trascorso e il livello. Ogni informazione dello spartano HUD viene adesso proiettata direttamente sullo schermo della televisione. È possibile giocare interamente il titolo osservando il GamePad, ma i livelli sono più apprezzabili su uno schermo di dimensioni maggiori. Oltre alla modalità principale se ne sbloccano altre due: la Dark e l’Arcade. La prima si presenta con livelli più difficili e più Gaia da raccogliere, mentre la seconda funziona come una sfida a tempo, cercando di arrivare sino alla fine con il minor tempo possibile. Se avete un amico e un Motion Plus potete anche sfidarvi, semplicemente o arrivando primi fino all’uscita, o provando a restare in vita. Dato il prezzo davvero contenuto di 1,99 euro offre sicuramente diverse opportunità.

Abyss – Recensione IN CONCLUSIONE
Nei panni del Nep2No, uno speciale veicolo in grado di addentrarsi nei più profondi abissi, dovremo ancora una volta salvare l’umanità appropriandoci di tutte le riserve di pietre Gaia, fondamentali per la sopravvivenza. Una campagna composta da 12 missioni, più tre modalità aggiuntive tra cui anche una sfida multigiocatore in locale ad un prezzo davvero competitivo: 1,99 euro. Certo, la longevità non sarà il suo punto di forza, ma è un titolo piuttosto impegnativo che grazie anche ad una piacevole atmosfera si lascia giocare fino in fondo. La frustrazione iniziale lascia il posto alla sana competizione contro se stessi e le proprie abilità da mettere a dura prova tra repentini cambi di direzione e movimenti soppesati al millimetro. ZVOTO 6.5

Niente voto dei lettori. V6 is coming...
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