Un grazie e un addio a VVCM anche se sinceramente, vorrei scrivere un bel “à bietot” perché in quattro settimane abbiamo riscoperto la Rai e la sua missione di servizio pubblico. Un fil rouge, quello della Rai, che ha attraversato la puntata e ne ha segnato la conclusione perché “la Rai è un pezzo importante di questo Paese” ma anche perché a noi spettatori “La tv che ci piace è quella che quando la spegni ti lascia il cuore un po’ più contento” e “La tv che ci piace è quella che ci pone in grado di rappresentare una finestra sul mondo, e non il mondo visto dalla finestra”.
Tirando le somme di questo viaggio elettronico posso affermare che è stato una conferma, il pubblico non è solo quello che guarda la “Tv spazzatura”, dobbiamo smettere di credere che lo slogan più adatto alla Tv sia: “Spegnete la televisione e accendete il cervello”, perché tutto dipende

Ed è per questo motivo che aggiungo il mio elenco personale dei perché vorrei che questa trasmissione avesse un seguito:
- perché siamo arrivati all’undicesima edizione del Grande Fratello e forse è giunta l’ora di guardare anche altro
- perché non voglio dimenticare le emozioni provate durante le quattro puntate
- perché è una trasmissione coraggiosa e dimostra che ci sono persone che amano l’Italia e combattono a modo loro per migliorarla
- perché mi sono stancata di sentire dire che la Tv è sempre e solo “cattiva maestra”
- perché le parole sono potenti
- perché è un programma per poter capire e che vuole spiegare
- perché dimostra che la Tv può e deve essere democratica
- perché scelgo di ragionare e voglio una Tv che sia un punto di vista
- perché non voglio dimenticare i meccanismi della macchina del potere
- perché mi sono stancata delle discussioni aggressive dei politici che impongono con la violenza verbale il loro pensiero
- perché la Tv è un medium che trasmette informazioni con modi espliciti e potenti, ed è un luogo profondamente connesso al nostro modo di vivere il presente.
- perché ho trovato bello condividere con tanti italiani il piacere di stare davanti alla Tv
- perché dimostra che la Tv è uno spazio sociale nel quale noi partecipiamo.







