Nella tarda serata di giovedì 28 giugno è scomparso Amato Lamberti, nato a San Maurizio Canavese il 6 aprile 1943.
Nato in Piemonte è vissuto in Campania dal 1958 quando la sua famiglia si trasferì a Salerno. E’stato docente di Sociologia della devianza e della criminalità presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli. Ha fondato e diretto l’Osservatorio sulla Camorra della Fondazione Colasanto.
E’ stato fondatore dei Verdi in Campania, primo assessore ecologista alla Normalità del Comune di Napoli, dal 1993 al 1995, durante il primo mandato di Antonio Bassolino come sindaco, Presidente delle Provincia di Napoli dal 1995 al 2004.
E’ stato inoltre autore di diversi libri, ricerche e saggi sui fenomeni delinquenziali, in particolar modo sulla camorra. Amato Lamberti con decoro e dignità portava in sé una brutta malattia che lo ha consumato, giorno dopo giorno, in maniera rapida.
Uomo schivo da esibizionismi e formalismi, ha lottato contro la camorra, per tutta la vita, studiandone con la massima precisione, ogni atto, analizzando in maniera limpida tutte le sue trasformazioni, i momenti di crescita e decrescita, la pericolosità e le collusione. Da Presidente della Provincia di Napoli aveva promosso la Consulta Provinciale Anti Camorra e l’Osservatorio sulla illegalità e sulla Camorra.
Amico di Giancarlo Siani, era stato l’ultima persona a parlare con lui e la morte del giovane giornalista era rimasta una cicatrice dolorosa. Amato Lamberti va ricordato come un uomo mite e deciso, dotato di una intelligenza lucida ed acuta con una coscienza dignitosa e netta; per questo motivo spesso si trovava solo a combattere battaglie difficili e a respingere compromessi che la sua dignità rifiutava senza se e senza ma.
Intervento di Amato Lamberti alla presentazione del libro Le Parole di una vita Gli scritti giornalistici di Giancarlo Siani edito da Phoebus Edizioni. 23 settembre 2009
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