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Addio cuginetto

Creato il 28 novembre 2012 da Selena
Questo l'ho scritto lunedí, non l'avevo pubblicato, ma ora vorrei condividere questi pensieri:
Perdere una persona cara è doloroso. Non mi piacciono le frasi scontate, non le frase fatte che si usano in queste occasioni. Odio dirle, odio ascoltarle. E soprattutto non sopporto quelli che ti rispondo cose come tipo "il destino", "il volere di Dio" e cose simili. Non ci credo a niente.
Abbiamo perso una persona cara, il figlio di mio cugino, il primo bisnipote, tanto atteso quanto amato. Aveva solo 12 anni. Un problema di cuore, ancora non si sa bene cosa sia successo. Il che pensi ma come può un bimbo di 12 anni morire cosí? Eppure...eppure succede....
Cosa puoi dire in questo momento? A cosa puoi pensare? Sinceramente non pensi. Non vuoi pensare. Non ci son pensieri accettabili, perchè se pensi inizi ad odiare. Tutto.
Un vuoto, quello c'è, dentro. Non il vuoto della presenza, ma il vuoto di quella persona che esisteva e d'improvviso non c'è più. Un vuoto che ci rimarrà dentro per sempre pensando a lui. A tutti noi della famiglia.
Quel primo bisnipote...che mia nonna quand'è nato non voleva sentirsi chiamar bisnonna. Quel nipote bello come...come cosa? Bello e basta, tanto bello era nato e bello continuava ad essere. Bello da lasciarti senza fiato. Bello d'aspetto, bello di carattere, bello come il sole perché lui era solare. D'aspetto assomigliava tutto a suo padre. Ma son tutti belli in famiglia, anche i suoi due fratelli minori, son belli e solari, tutti e tre.
Questo nostro cugino che tutti amiamo, come i suoi fratelli, li adoriamo, tutti e tre. E non riesci a dir niente di male nei loro confronti, perché non ho mai conosciuto tre bambini così stupendi.
L'anno scorso quando ho portato Gabi in Italia per la prima volta, ad aprile, son venuti a trovarmi. Gabi aveva 10 mesi, riusciva a star in piedi, ma non camminava ancora. Loro 3 mi han chiesto di vederlo. Gabi dormiva, e allora ho detto "ok, però piano, silenzio, entriamo in stanza e lo guardate, vi va??". Mi han seguito per le scale, loro e i genitori, Gabi steso a letto dormiva. Abbiamo acceso la luce. Loro zitti, curiosi, teneri, con sorrisi enormi, guardando il Pupone.
La verità...non vedevan l'ora di svegliarlo! E Gabi li ha accontentati, si è svegliato, li ha osservati, sti 3 cugini sconosciuti. E si son messi a giocare a palla in stanza.
Lo ricordo così, Nicola, con il suo eterno sorriso, quegli occhi enormi e solari, quel viso dolce e bello. Lo ricordo piccino che camminava appena. Lo ricordo già grande quando 3 anni dopo che ero partita per la Spagna l'ho rivisto. Lo ricordo lo scorso Natale che giocavamo tutti insieme a pallone in giardino, io, lui, Gabi e i suoi due fratelli. E loro che curiosi mi dicevano "ma come si dice in spagnolo..." ed io che gli insegnavo la parola e poi dicevo "se torno in spagna mi venite a trovare, vero?".
Nicola non c'è più, ma hanno donato i suoi organi. Continua a vivere in questo mondo, in altre vite, continuano ad esserci parti di lui che potranno fare tutte le esperienze che lui non ha fatto in vita. Continuerà ad esistere, ad essere allegro, a correre felice e sorridere.
Grazie Nicola. Grazie per tutto ció che ci hai donato, insegnandoci a sorridere sempre. Il vuoto che lasci é indescrivibile.

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