Riga (dicembre 2009) - Foto di Daniela Sala
L’occhio osceno dell’affetto dovuto
dalle grate calde controlla l’amore:
erotiche e morte
le mani dei familiari passano il cibo
da strettoie controllate a vista.
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Rumori di ribellioni possibili
attraversano il pensiero forestiero:
nelle stanze addobbate a festa
è possibile sentire il cuore dei prigionieri
ridotto a crostata dai carcerieri.
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Asciugano al sole le parole estirpate e notturne
due amanti nudi e feriti,
spalmati d’angoscia
nel castello borghese.