PAVIA si rispolvera una vecchia formula utilizzata dall’edilizia pubblica molti anni fa, quella dell’affitto con riscatto. In pratica si prende in locazione un alloggio con l’opzione che in futuro si potrà acquistare l’immobile a condizioni prefissate. Una soluzione adottata negli ultimi mesi da una società di sviluppo immobiliare del Gruppo Tecnocasa che la sta promuovendo in alcuni suoi complessi lombardi, ma che si sta diffondendo a macchia d’olio.
«Alcuni associati mi hanno chiesto informazioni — conferma Fabio Bianco presidente provinciale della Federazione italiana mediatori agenti d’affari — e abbiamo anche coinvolto un notaio, ma è ancora tutto in fase embrionale. Al momento non esiste ancora una modulistica dedicata». Però se ne comincia a parlare e a farlo sono soprattutto i costruttori. Secondo chi l’ha già sperimentata, la formula è la stessa di un normale contratto di locazione per un alloggio che potrà diventare di proprietà.
«Il vantaggio per il conduttore, eventualmente futuro acquirente — spiega Alberto Girino, responsabile commerciale de La Ducale Spa che sta sperimentando l’affitto con riscatto — è la possibilità di acquisire l’immobile in proprietà ottenendo uno sconto sul prezzo convenuto. Deduzione che può essere rappresentata dall’intero ammontare dei canoni pagati o da parte di essi a seconda del momento in cui si esercita il diritto d’opzione di acquisto. A patto che i futuri acquirenti abbiano pagato regolarmente i canoni e mantenuto in buono stato l’immobile».
Diciotto i contratti di locazione con riscatto conclusi nei due mesi in cui è partita l’iniziativa e assumendo come prezzo base i prezzi di listino senza riduzioni per sconti che sempre più spesso vengono richiesti. Sempre ammesso che si sblocchino i crediti. Nel secondo trimestre 2011, stando ai dati dell’Agenzia del territorio, le compravendite nel Pavese sono passate dalle 1.557 del primo trimestre 2011 alle 1.787 del secondo, con 275 alloggi venduti nel capoluogo. I mutui, però sono crollati facendo precipitare la provincia all’ultimo posto in Lombardia. Nel secondo trimestre in provincia di Pavia i volumi erogati sono stati di 135,18 milioni di euro, il 20,18% in meno rispetto al trimestre precedente. In generale si chiedono meno prestiti per l’acquisto di beni, calati del 4%, mentre quelli erogati da gennaio a settembre 2011 sono stati il 2,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010.
tratto da il giorno di Pavia di Manuela Marziani [email protected]