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Afghanistan: due morti e un pallone!

Creato il 18 maggio 2010 da Matteomonco

attentato herat a italiani.jpgL’attacco a un convoglio militare di un centinaio di mezzi ha coinvolto ieri una camionetta italiana. Ha ucciso due nostri connazionali e ne ha feriti altri due, di cui uno versa in condizioni gravi. Questa è la notizia che abbiamo sentito, rimbalzata da tutte le antenne, da ogni emittente.

Vi chiedete forse se ho intenzione di sprecare altre parole per definire inutile la presenza italiana in Afghanistan così com’è concepita? Col controllo italiano esteso a una fascia di terra grande come il nord Italia e senza una linea politica che punti alla soluzione ultima di una guerra (perché di questo si tratta) che si protrae dal 2001? Col solito bailamme di parole in bocca all’uno o all’altro sulla necessità di ritornare a casa o dell’impegno dei nostri militari nelle terre afghane?

Io apprezzo il lavoro svolto dal nostro contingente e provo un colpo al cuore per ogni inutile vittima caduta in quel territorio che continua a rifiutare noi e chiunque altro. Inutile non tanto il lavoro dei militari, ma una presenza mirata a mantenere la pace. Pace che però non ha paletti fissi entro cui stare, perché troppi sono i poteri in gioco, tra la cattiva politica degli stranieri impegnati, la corruzione del governo fantoccio Karzai e gli interessi dei coltivatori di oppio.

È di qualcun altro che voglio parlare. Qualcuno che il giorno prima, a fatti ancora lontani, era stato coinvolto in facezie calcistiche, schierandosi dalla parte dell’Inter, squadra per cui tifa, e accanendosi sul Siena, colpevole, a suo dire, di aver giocato in modo scorretto per bloccare le mire interiste.

Ieri l’ufficio stampa del Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha diramato la seguente nota a precisazione delle sue affermazioni domenicali: «...nel rispetto dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto i nostri militari in Afghanistan, il ministro per una maggiore completezza di informazione tiene a precisare che il senso delle sue dichiarazioni era che dal Siena, già retrocesso, fosse lecito aspettarsi un atteggiamento più propositivo alla ricerca di una vittoria che avrebbe dato lustro al suo campionato.... Invece, secondo La Russa, il Siena ha solo cercato un inutile zero a zero con un catenaccione vecchia maniera quasi che l’importante fosse ostacolare l’Inter anziché cercare un risultato di prestigio per se stesso...».

Al che, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che proviene dalle stesse fila politiche, ma non certo calcistiche, ha pensato bene, indignato, di ribattere: «Bisogna stare molto attenti nelle dichiarazioni, soprattutto quando si è concluso un campionato difficile in cui la Roma ha meritato tantissimo, per cui bisogna essere più sportivi e più rispettosi delle squadre altrui». E non solo, ha continuato: «La frase del ministro è apparsa un po’ una beffa nei confronti dei tifosi romanisti, soprattutto dopo la brutta partita che è stata giocata tra Lazio ed Inter. Per questo non condivido quanto detto da La Russa».

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha precisato in serata che al ministero nessuno è stato scomodato per completare l’informazione, ma che si tratta di un atto partito direttamente dallo staff del Ministro. 

Io, che il calcio lo seguo poco, sono vicino ai familiari delle vittime, punto.

Fonti: La Stampa, Corriere.it, Caterpillar Radio 2 Foto: Ansa


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