Agenzia viaggi truffava clienti

Dopo un anno trascorso a lavorare e aver fatto sacrifici per raccogliere un po’ di risparmi, molte persone si organizzano per pianificare le vacanze estive. Una consuetudine che, per alcuni clienti di un’agenzia di viaggi di Reggio Calabria, si è tramutata in un incubo.  Si tratta nello specifico di cinquanta clienti della nota agenzia di viaggi di Reggio Calabria “Sixty Seven Travel” che sono stati truffati dalla titolare. A pochi giorni dalla partenza, infatti, veniva comunicata ai clienti l’impossibilità di partire e, ora, la proprietaria Debora De Girolamo è stata arrestata dalla Guardia di Finanza con l’accusa di truffa, clonazione di carte di credito, estorsione e calunnia e attualmente è detenuta nel carcere di San Pietro

Il tenente colonnello Mario Intelisano ha affermato: “Pensavamo fosse un fenomeno circoscritto alla città, ma nel corso delle indagini abbiamo scoperto un quadro molto più ampio: l’agenzia era molto conosciuta, lavorava anche attraverso due seguitissime pagine Facebook che pubblicizzavano viaggi a prezzi stracciati. Questo ha attirato clienti da tutta Italia”.

Dalle indagini risulta che molti clienti di tutta Italia si erano fatti truffare dalla nota agenzia di viaggi reggina, che aveva ottimi feedback ed era anche accreditata da molti motori di ricerca di offerte turistiche. Questo il “meccanismo” della truffa organizzata: la De Girolamo si faceva anticipare i soldi dai clienti per l’acquisto dei pacchetti vacanza, ma poi non effettuava le prenotazioni concordate, giustificandosi e dando la responsabilità della mancata partenza all’overbooking effettuato dal tour operator o dalle compagnie aeree. Inoltre, ai clienti non veniva neanche restituito il pagamento anticipato del viaggio: la De Girolamo con una serie di scuse posticipava la restituzione delle somme dovute senza mai onorarle. In  più, la titolare dell’agenzia di viaggi clonava le carte di credito impiegate per i pagamenti per utilizzarle per acquistare altri pacchetti viaggio per altri clienti che pagavano in contanti, riuscendo a ottenere, in cinque anni, oltre 100 mila euro.

Il comandante Alessandro Barbera ha affermato: “il sistema ha iniziato a crollare quando sono arrivate le prime denunce e le banche hanno avuto la segnalazione di blocco delle carte di credito. Per adesso abbiamo accertato una cinquantina di casi, ma ci aspettiamo nuove denunce”. Inoltre, dopo le prime denunce la De Girolamo, preoccupata che la truffa potesse finire, si era presentata a casa di un cliente per minacciarlo e convincerlo a ritirare la denuncia sporta contro la sua agenzia di viaggi.

Tali situazioni hanno aggravato ulteriormente la posizione della De Girolamo che – accusata di truffa, estorsione e calunnia – è stata arrestata e, intanto, sono stati sottoposti a sequestro l’agenzia, i conti correnti e le quote societarie per un valore di oltre 200 mila euro.

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